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Confraternite Nissene hanno celebrato il loro Giubileo: “Misericordiose come il Padre”

Carmelo Barba

Confraternite Nissene hanno celebrato il loro Giubileo: “Misericordiose come il Padre”

Lun, 09/05/2016 - 20:15

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CattedraleLe confraternite nissene si sono ritrovate a celebrare il loro Giubileo il 01-05-2016 presso l’Audiutorum del Seminario Vescovile e in Cattedrale. Dopo l’accoglienza e la visione del video sul Giubileo, il delegato diocesano, don Giuseppe D’Anna, ha presentato una catechesi articolata in cinque punti: 1) Vaticano II e la spiritualità del buon samaritano (Lc 10,25-37) icona della Chiesa conciliare nel suo essere nel mondo. Farsi prossimo è l’impegno di ogni credente verso tutte le situazioni di bisogno, di emarginazione, di povertà, come il Signore Gesù si è fatto prossimo all’umanità e ai suoi bisogni materiali e spirituali. “Và e anche tu fa lo stesso”. 2) Il Giubileo come ideale di una società fondata sulla fraternità, sulla dignità della persona umana, sulla giustizia e sulla condivisione dei beni. 3) Papa Francesco sottolinea la natura di Dio e la sua cura verso l‘uomo, dalla misericordia sperimentata alla realtà di Dio: perdono, giustizia, benedizione, compassione, accoglienza (Es 34,6-7; Nm 6,22-27; Lc 4,18-19; le parabole della gioia e della festa di Dio in Lc 15).4) L’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia. (MV 10). Il pellegrinaggio della fede (Lc 6,37-38) attraverso la porta che è Cristo: non giudicate e non condannate, perdonate e donate, le opere di misericordia spirituali e corporali. 5) I Santi testimoni di misericordia: dagli insegnamenti di Suor Faustina Kowalska all’intercessione di P. Pio da Petralcina (preghiera e partecipazione alla passione di Cristo-stigmate), P. Leopoldo Mandic (riconciliazione ed ecumenismo), Teresa di Calcutta (madre per i poveri). Presieduto dal nostro Vescovo Mario Russotto si è svolto il pellegrinaggio verso la porta santa in Cattedrale con la recita del S. Rosario e subito dopo la celebrazione eucaristica nella quale il Vescovo si è rivolto alle confraternite come luogo della memoria dello Spirito che vivifica la Chiesa e come profezia del mondo nuovo che è vissuto nella comunione della carità. Con la solenne e paterna benedizione del Pastore si è concluso l’evento confraternale diocesano. (a cura di Don Giuseppe D’Anna)

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