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Mafia, via D’Amelio: Procura Generale di Caltanissetta chiede revisione per 7 boss

Redazione

Mafia, via D’Amelio: Procura Generale di Caltanissetta chiede revisione per 7 boss

Ven, 29/01/2016 - 18:19

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strage via d'amelio_540x351CALTANISSETTA – La Procura generale di Caltanissetta ha nuovamente chiesto alla Corte d’appello di Catania la revisione del processo per la strage di via D’Amelio, a carico di sette mafiosi palermitani, condannati all’ergastolo sulla base delle dichiarazioni del falso pentito Vincenzo Scarantino e successivamente scagionati dal collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, ritenuto invece attendibile. Una prima richiesta di revisione era stata dichiarata inammissibile dai giudici etnei, per tutti meno che per Giuseppe Orofino (difeso dall’avvocato Giuseppe Scozzola), nei cui confronti il giudizio e’ invece in corso. Per i sette ora sono passate in giudicato le sentenze che hanno condannato il pentito Fabio Tranchina (che conferma Spatuzza ed esclude la veridicita’ delle accuse di Scarantino) e assolto un altro dei falsi pentiti, Salvatore Candura, imputato di calunnia. Valutata anche l’archiviazione per le posizioni di tre dirigenti di polizia, che erano stati anch’essi indagati per calunnia aggravata. Il giudizio di revisione sara’ nuovamente sottoposto al vaglio preliminare della Corte d’appello e riguardera’ Natale Gambino, Salvatore Profeta, Gaetano Scotto, Gaetano Murana, Giuseppe La Mattina, Cosimo Vernengo e Cosimo Urso. Tutti erano stati condannati all’ergastolo per la strage Borsellino e anche successivamente quasi tutti sono stati imputati e condannati (o sono ancor oggi indagati) per altri fatti. Ma secondo Spatuzza e Tranchina, con l’eccidio del 19 luglio 1992 non c’entrerebbero. Su questi fatti e’ in corso un nuovo processo di primo grado a Caltanissetta, in Corte d’assise, contro altri imputati. Il dibattimento, il quarto, e’ stato denominato Borsellino quater.

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