SAN CATALDO. Sulla questione legata al tema della Democrazia partecipata, che sarà discussa domani nel corso di un incontro al Comune, il Movimento 5 Stelle di San Cataldo ha assunto una sua posizione politica ben precisa che ha espresso attraverso un proprio comunicato. In particolare è stato sottolineato: “Lo scorso anno 2014 in ottemperanza alla L.R. n 5 del 29/01/2014, con particolare riferimento all’ art. 6 della stessa che recita: “é fatto obbligo ai comuni di spendere almeno il 2% delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata utilizzando strumenti che coinvolgono la cittadinanza per la scelta delle azioni di interesse comune”, il M5S ha inviato al comune di San Cataldo un’istanza affinché si potesse mettere in atto la possibilità per la cittadinanza di scegliere come spendere il 2 % delle somme trasferite ai comuni”. Secondo quanto affermato dal Movimento 5 Stelle sancataldese “Il sindaco Modaffari risponde alla nostra istanza affermando che per l’anno in corso (il 2014) non era possibile, vista la situazione di grave deficit, dare seguito alla legge ma, che per l’anno successivo avrebbe utilizzato lo strumento della stessa, dando voce alla cittadinanza. Intanto accade che per l’anno in corso la legge subisce una netta modifica che obbliga i comuni che non hanno utilizzato il 2% a restituire le somme ” …pena la restituzione nell’esercizio finanziario successivo per le somme non utilizzate…” Questa modifica della legge regionale non consente ai sindaci alcuna scelta, o mettono in pratica quanto definito dalla legge o non hanno scampo, devono restituire la somma che per Comune di San Cataldo ammonta a 16.500 euro”. Secondo il Movimento 5 Stelle sancataldese “La cosa che giunge strana é che il nostro Sindaco nel voler comunicare alla cittadinanza tramite i media e i social, l’iniziativa di fare un incontro pubblico, per altro obbligato dalla modifica della legge, non solo non fa alcun cenno all’istanza ricevuta dal M5S , ma fa riferimento ad un comitato spontaneo informale dal quale sarebbe sorta la lamentela della mancata attuazione della legge. Il M5S – ha precisato – non fa lamentele ma proposte concrete a cui spesso l’amministrazione ha aderito ma senza rendere nota la provenienza della proposta. Questo disconoscimento dell’operato di una forza politica presente e attiva anche se non al governo della città, come il M5S, non é segno di una politica obiettiva e oggettiva. Quindi giusto per puntualizzare, queste prove di ” Democrazia partecipata” in realtà iniziano tradendo il senso stesso del principio di democrazia, secondo cui va data dignità a tutte le voci in campo, anche se quest’ultime fossero a volte scomode come il M5S di San Cataldo”.
San Cataldo. Il M5S: “Sulla Democrazia partecipata da noi solo proposte concrete”.
Lun, 26/10/2015 - 18:12
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