SAN CATALDO. No all’antimafia di facciata, si all’antimafia intesa come momento di partecipazione e di condivisione dei valori della legalità al servizio delle comunità e, soprattutto, delle periferie. E’ stato questo il messaggio forte uscito fuori stamani dalla manifestazione promossa dalla Carovana Internazionale Antimafia che ha incontrato stamani i giovani delle scuole cittadine in Piazza San Giuseppe. Ricordato con un minuto di silenzio alla memoria, il giudice Rosario Livatino ucciso 25 anni fa dalla mafia. Erano presenti, oltre agli alunni dell’Istituto professionale Agrario Livatino e a quelli del Liceo Artistico Juvara, anche quelli delle scuole elementari che hanno dato vita ad uno striscione che è stato da loro colorato e apposto proprio ai piedi della scalinata della Chiesa di san Giuseppe. Una manifestazione alla quale hanno preso parte, oltre al sindaco Giampiero Modaffari, all’assessore Salvatore Sberna e al presidente del consiglio Roberta Naro, anche il vice prefetto, dott. Barbaro, e poi ancora i vertici provinciali e regionali dell’Arci, i rappresentanti dell’Circolo AttivArci Insieme di San Cataldo. Nel corso dell’evento, spazio anche ad un immigrato poeta dell’Ipab Canonico Pagano che ha declamato una poesia sul tema della pace e della speranza. Tutti hanno ribadito il valore di una esperienza, quella della Carovana Internazionale antimafie, che vuol essere non tanto una passerella fine a se stessa quanto un veicolo di legalità e crescita comune. Infine, superba esibizione del gruppo musicale dei Pupi Di Surfaro che hanno aggiunto qualità ad un evento veramente sentito che è stato anche l’unica tappa della Carovana in provincia di Caltanissetta.