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Assemblea programmatica e organizzativa Ust Cisl Agrigento-Caltanissetta-Enna

Redazione

Assemblea programmatica e organizzativa Ust Cisl Agrigento-Caltanissetta-Enna

Mer, 23/09/2015 - 17:47

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IMG_1378CALTANISSETTA – “Un’assemblea programmatica ed organizzativa a metà mandato congressuale è un’utile occasione per riflettere sugli assetti e le politiche con il coinvolgimento di tutti”. Il segretario generale della UST Cisl di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, Emanuele Gallo ha introdotto così la relazione alla grande assemblea del sindacato cislino tenutasi nell’auditorium dell’Irsap nell’area industriale Calderaro a Caltanissetta. A presiedere i lavori è stato il segretario generale regionale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, mentre a concludere i lavori è stato il segretario confederale nazionale Cisl Maurizio Petriccioli. Presenti al tavolo di presidenza i componenti di Segreteria Ilenia D’antona, Tommaso Guarino e Maurizio Saia.

“La lunga ed estenuante crisi economica – ha spiegato Gallo davanti a centinaia di delegati – ha reso evidenti i disagi e i malumori della base di iscritti, che riconoscono il senso di responsabilità della CISL”. “Monta la rabbia nei confronti di una classe politica che non ha mostrato equità nei provvedimenti, scaricando il costo della crisi su famiglie, lavoratori e pensionati, senza creare prospettive di occupazione per i giovani”.

Il segretario Ust Cisl, Gallo, ha rivendicato la scelta coraggiosa della fusione della confederazione di tre province del centro Sicilia, spiegando che “la Cisl ha bisogno di  meno dirigenti  nelle sedi centrali e maggiori risorse e presenze nelle zone e nei luoghi di lavoro”.

“I nostri iscritti, i nostri RSU RSA e i delegati, i nostri lavoratori – ha sottolineato il segretario Gallo – si aspettano risposte dalla CISL per la risoluzione dei gravi problemi e proposte per il rilancio produttivo del Territorio”. Nella relazione, Emanuele Gallo ha ribadito le proposte del sindacato per “rendere le tre province un polo di attrazione”. “Le aree industriali dismesse  (Porto Empedocle e Gela) o da rilanciare (Enna) necessitano una riqualificazione e re-industrializzazione. In queste aree stanno avvenendo continui ridimensionamenti come Italcementi di Porte Empedocle e Raffineria di Gela. E’ necessario puntare su infrastrutture, servizi industriali e utilities, utilizzando i fondi europei”.

“In questi giorni CGIL CISL UIL e il mondo produttivo hanno lavorato a una bozza di bando di gara per le aree dismesse della Raffineria, tocca adesso alla regione Siciliana e al Comune di Gela fare la propria parte per favorire l’insediamento di nuove imprese”.

In tema di rifiuti “in tempi non sospetti la Ust Cisl di Agrigento, Caltanissetta, Enna aveva fatto appello a tutti i sindaci delle nuove SRR, a porre l’attenzione sull’impiantistica e le discariche, cercando di valorizzare, rendendole moderne e multifunzionali, le discariche pubbliche come quella di contrada Martino a Serradifalco in provincia di Caltanissetta e quella di Contrada Cozzo Vuturo di Enna. Meno interessi economici sulle discariche private e più impianti pubblici che favoriscano l’impiego di risorse umane”, ha spiegato Gallo.

Sulla vertenza della Raffineria Eni “il riconoscimento  dell’Area di Crisi Industriale Complessa di Gela comporta una profonda revisione del modello industriale. Non ci possono essere prime donne”, ha ammonito Gallo riferendosi all’amministrazione comunale di Gela. “Queste problematiche si possono risolvere solo con una posizione unitaria tra istituzioni e associazioni sindacali e imprenditoriali”. “Occorre, attivare nuovi strumenti di sostegno al reddito dei dipendenti dell’indotto, gli Ammortizzatori sociali sono già esauriti”.

“Se il 29 settembre prossimo al tavolo di verifica del protocollo del 6 novembre non arrivasse nessun segnale concreto da parte di ENI, saremo costretti a rilanciare la Vertenza Gela come Vertenza Nazionale perchè le tensioni dei lavoratori del diretto e dell’indotto hanno raggiunto livelli di esasperazione tali da determinare preoccupazione per l’ordine pubblico”, ha detto Gallo.

In materia di imposizione fiscale “la CISL ha raccolto le firme  per una proposta di legge di iniziativa popolare per un fisco più equo, presentando 500 mila  firme al parlamento, 11 mila raccolte nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna”.

In tema di servizi, a fronte degli attacchi del governo nazionale al sindacato, “è necessario  avviare una vera integrazione tra Patronato e Servizi fiscali  attraverso strumenti che realizzino l’omogeneità gestionale e la trasformazione dell’Inas da struttura diretta integrata verticalmente a struttura integrata orizzontalmente con le strutture Confederali e gli altri Servizi CISL.

“Dobbiamo essere in grado di rappresentare e dare risposte nuove ai nuovi bisogni, superando le resistenze, a volte anche all’interno, che minano il senso della coesione sociale dentro questa organizzazione”, ha concluso Emanuele Gallo.

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