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Caltanissetta, i residenti di contrada S. Lucia segnalano: pericolo di frana per dissesto idrogeologico e problemi condotta idrica

Redazione

Caltanissetta, i residenti di contrada S. Lucia segnalano: pericolo di frana per dissesto idrogeologico e problemi condotta idrica

Ven, 05/12/2014 - 09:53

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CALTANISSETTA – Illustrissimi, chi scrive è un gruppo di cittadini che in calce si firma per manifestare, esporre e segnalare quanto segue:

CAM00318A) A seguito di lavori appaltati da “Caltaqua S.p.A. acque di Caltanissetta” nell’anno 2008 per la realizzazione della rete idrica insistente sulla S.P. 137 Santa Lucia Signore della Campagna (lavori iniziati in pieno inverno),il manto stradale veniva intagliato dall’inizio della suddetta strada fino al km 1,5. per l’interramento delle tubazioni e dei relativi pozzetti. A causa del fallimento della società  sub appaltatrice (almeno queste sono le spiegazioni fornite dal personale che si trovava sul cantiere all’epoca dei fatti), i lavori venivano sospesi e gli scavi lasciati per svariati mesi invernali a cielo aperto. Da quel momento, all’altezza del km.1,3 una frana di importanti dimensioni ha interessato la carreggiata che si è ridotta alla metà, tanto da consentire solo il passaggio di un’autovettura, a rischio incidenti. Malgrado le nostre innumerevoli segnalazioni all’ente proprietario della strada, Provincia Regionale di Caltanissetta, nulla è stato fatto, se non la sistemazione provvisoria e  collocazione di picchetti e della segnaletica di transito alternato sull’unica corsia rimasta praticabile.

Cronistoria: circa un anno fa, dopo ulteriori sollecitazioni fatte all’Ufficio Tecnico Provinciale, sono intervenuti tempestivamente, il  tecnico responsabile della SP 137  Ing. Raffaele Giarratana  insieme ad un  suo collaboratore  Geom. Riggi che hanno  potuto constatare nel sopralluogo  la dimensione della frana ed il concreto rischio per l’incolumità  pubblica,  effettuando cosi delle perforazioni per verificare lo stato del sottosuolo.

La messa in sicurezza della strada è stata realizzata con opere provvisorie con  anche  l’apposizione di semplici picchetti di ferro cui è ancorata della rete in materiale plastico, per segnalare la pericolosità.

La frana naturalmente nel corso di questi anni, ed in particolare di questi ultimi mesi, è andata avanzando tanto da cominciare ad interessare l’altra metà della carreggiata, con la conseguenza che da un momento all’altro (visto l’approssimarsi della stagione invernale) la strada potrebbe franare totalmente ed i residenti della zona potrebbero ritrovarsi ad essere (loro malgrado)  isolati e privati del diritto di raggiungere le proprie abitazioni, perché non vi sono percorsi alternativi né ulteriori sbocchi.

Tra i residenti regna un senso di insicurezza, visto quanto accaduto recentemente a Genova ed in altre parti d’Italia, ed in considerazione del fatto che basta un mezzo più pesante del normale che passa dopo una notte di pioggia per fare scivolare a valle l’ultimo pezzo di strada che rimane.

Se il dissesto idrogeologico permane è opportuno intraprendere delle misure di sicurezza, attivando i fondi stanziati per tale scopo, ed intervenire con opere di sostegno e di contenimento, con la massima urgenza, perché dopo tale segnalazione a danno avvenuto qualcuno verrà imputato  per responsabilità grave.

CAM00317B) Altra annosa questione che da sempre noi residenti ci poniamo è quella della famigerata condotta idrica (che tra l’altro è causa di quanto sopra menzionato) in quanto nel 2008 erano stati iniziati i lavori che poi sono stati sospesi. Tali lavori sono ripresi solo nella primavera del corrente anno 2014 ed ancora una volta, in maniera inspiegabile, sono stati sospesi.

Anche in questo caso gli scavi, per circa un mese, sono stati lasciati a cielo aperto per poi essere

richiusi, in maniera a dir poco approssimativa, tramite delle colate di bitume. Ne consegue che il manto stradale, a seguito di tali numerosi quanto maldestri interventi, si presenta pressoché totalmente distrutto.

Chiediamo alla società Caltaqua che ci legge perché anch’essa in indirizzo:

1) “che fine hanno fatto i fondi stanziati per la realizzazione della condotta idrica, trattandosi di fondi europei come si evince dal cartello affisso all’incrocio di Via S.Averna-Via Gibil Gabib di cui alleghiamo foto?”Il progetto approvato Gibil Gabib,  contiene anche la progettazione della nostra rete idrica?

2) “Per quale motivo è stata realizzata una condotta che parte dal Km.0 della S.P. 137, visto che già in quel tratto (a partire dal Km.0 sino alla Chiesa Santa Lucia Signore della Campagna) esiste già una condotta idrica realizzata dall’EAS di sezione 100 e che a tutt’oggi garantisce regolare servizio idrico ai residenti di questo primo tratto di strada?”

Adesso alla luce di quanto sopra chiediamo con urgenza la verifica di tutta la condotta affinchè  il servizio venga erogato direttamente da Caltaqua,  con singoli contratti per casa, la manutenzione della rete non può essere sostenuta e  gestita da singoli privati visto che la strada è Pubblica. La distribuzione idrica nelle aree rurali è di importanza vitale non solo per le persone che le abitano, ma soprattutto per le aziende agricole che operano nelle zone e che sono costrette a sobbarcarsi di ulteriori costi per fare fronte alla manutenzione della rete idrica ed a  ulteriori costi per pagare la dispersione idrica per perdite nella condotta, anche la gestione di un condominio che opera per vostro conto è superflua ed ormai i costi non sono piu sostenibili.

Il progetto per la realizzazione della rete idrica che porterà l’acqua in contrada Gibil Gabib comprende anche la progettazione o l’ammodernamento della nostra rete ormai obsoleta?

Al Sig. Sindaco di Caltanissetta invece vorremmo porre una semplice domanda: “Siamo cittadini Nisseni solo ed esclusivamente per far fronte alle varie tasse (IMU-TASI-TARI etc.) o in altri casi rappresentiamo solo un peso per il territorio?”

Le scelte progettuali per il territorio, propongo vengano condivise con i cittadini che vi abitano anche mediante un tavolo tecnico di confronto e  condivisione dove anche il  cittadino viene a conoscenza delle progettazioni che gli riguardano, potendo pure seguire i percorsi, e i tempi della loro realizzazione. La partecipazione diretta dei cittadini con gli amministratori  comunali  ed i Tecnici di Caltaqua, renderebbe la città piu viva e meno depressa per le insolite problematiche di sempre.

 Il 31 gennaio 2014  al palazzo del carmine Il tecnico di Caltaqua, Salvatore Giuliana, in conferenza stampa illustrava  i dati salienti degli interventi di sostituzione della rete idrica nel centro storico della città (Progetto ID 7) e di ampliamento della rete idrica nelle contrade Santa Lucia, Gibil Gabib e Comuni (Progetto ID 5), per un investimento complessivo di circa 5 milioni e mezzo di euro.

 Le contrade di Gibil Gabib, Santa Lucia e Comuni, avranno finalmente la conduttura idrica?

Caltaqua insediava  un “Gruppo di sorveglianza”, per verificare la portata dei guasti alle reti di Siciliacque “Il gruppo di sorveglianza  è stato attivato presso la direzione tecnica di Caltaqua gestore unico del servizio idrico nella provincia di Caltanissetta, la nostra condotta è stata verificata dal gruppo di sorveglianza?

 Il 3 febbraio 2014 un comunicato stampa  dava alcune informazioni riguardo ad un n doppio intervento che, una volta completato,doveva  consentire l’ammodernamento di un ampio tratto del sistema di distribuzione idrica sul territorio comunale con la sostituzione di quasi 42 chilometri di condotta (circa 14 km. di ampio diametro e poco meno di 28 km. di piccolo diametro) oltre alla realizzazione ex novo di altri 12 chilometri di “rete” a servizio di aree periferiche come Gibil Gabib e Santa Lucia e Comuni. In tutto si sarebbero attivate  oltre 2.300 le nuove utenze.

Il secondo intervento (ID 5) riguardava il completamento della rete idrica (lavori per circa un milione 640 mila euro) con la realizzazione ex novo di 12 km di condotta (dal diametro di 160 mm al diametro di 63 mm) e di questi circa 1,2 km su strade comunali: in particolar modo tutta la Via Stazzone sarà interessata dalla posa della condotta da 160 mm. Per il resto oltre 7 chilometri di condotte saranno posate lungo le strade provinciali n. 103, 134, 137, 203 e 248 e quasi 3 chilometri su strade all’interno dell’area industriale gestite dall’ASI. Grazie al dislocamento di circa 70 pozzetti di diramazione, sarà possibile predisporre l’allaccio di circa 830 nuove utenze. Le aree interessate dall’ampliamento della rete idrica cittadina sono, in particolare, quelle di Gibil Gabib e Santa Lucia. Questi lavori dureranno circa sei mesi.

 Sperando che quanto su segnalato da questo numeroso gruppo di cittadiniresidenti in contrada Santa Lucia, sia meritevole di considerazione, ci auguriamo che con immediata solerzia vogliate dare seguito alle ns. segnalazioni e richieste e così a placare, in qualche modo, la paura di crollo improvviso e definitivo della strada che si è diffusa tra gli abitanti della zona, così anche la meritata attesa di un progetto approvato ed in corso di iter burocratici per la definitiva realizzazione della condotta idrica.

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