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Marco Cammarata, Officina Politica nissena: “Non mi rassegno a veder morire la città”

Redazione

Marco Cammarata, Officina Politica nissena: “Non mi rassegno a veder morire la città”

Mer, 14/05/2014 - 08:07

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MARCO CAMMARATACALTANISSETTA – Si dice che sia la speranza l’ultima a morire, ma quando in una città ormai vi sia spazio soltanto per la rassegnazione che fare?
Sono un giovane ventitreenne che sin dall’età di sedici anni si è mosso nell’ambiente politico: sono stato rappresentante di classe per svariati anni, rappresentante d’istituto per tre anni consecutivi dell’ ITAS Luigi Russo (P.A.C.L.E), sono stato rappresentate della Consulta giovanile Provinciale negli ambienti scolastici e coordinatore della Rete degli Studenti Medi di Caltanissetta, per la salvaguardia dei diritti dello studente. Ho sempre seguito la vita politica nazionale e locale in maniera attiva; però, pur avendo sempre le mie idee e avendo una mia ideologia politica, non mi sono mai schierato con nessun partito, perché, fondamentalmente, non mi identifico in nessuna operato degli attuali schieramenti italiani, basati tutti sull’interesse personale e poco anzi, quasi niente sull’interesse del cittadino: il sovrano del paese.

Ho maturato con il tempo idee politiche, ma soprattutto idee che facciano nel concreto e non parlino e basta, grazie soprattutto al lavoro di operatore dello spettacolo, che mi ha dato la possibilità di girare molto e vedere tanto, capendo che è necessario un grosso sforzo per far respirare ad una città un’aria diversa, un’aria migliore, soprattutto ad una città che si trova al centro di una Regione.
Per tutto questo ho accettato la candidatura al Consiglio Comunale al fianco del dottore Gioacchino Lo Verme nella lista civica OFFICINA POLITICA NISSENA: una lista civica pulita, lontana da schieramenti partitici, una lista fatta da cittadini e che, come dice la parola stessa, sia un’officina di idee per la nostra città.        Sono un ragazzo e, come tale, molti mi chiedono cosa mi spinga, data la giovane età e l’inesperienza, a fare un passo così importante. La risposta è semplice: l’amore per la mia città e il fatto che non trovo più nulla che mi renda felice di essere nisseno. Ormai sta rimanendo ben poco della nostra città, ho solo ventitré anni e ho già visto fuggire troppi giovani, parenti, amici e amore. Ho sentito scoppiare una grande rabbia in me ed è quindi questa la più grande delle motivazioni che mi spinge alla candidatura,è palese che manchi qualcosa in questa città ed è scontato, seppur doloroso che tutti fuggano.                                                    

Non ci sono sbocchi lavorati, non ci sono opportunità di studio, non ci sono svaghi e divertimenti per i giovani” è la formula che ripetiamo tutti noi nisseni, ogni santo giorno da anni. Ma cos’è cambiato? Cosa è stato costruito di nuovo? Non nego che, nella grave situazione della nostra città, influisca pesantemente il periodo storico, veramente triste, che stiamo vivendo, della crisi che affligge il Paese intero;  ma bisogna comunque ripartire, provare a risollevarsi anche con poco. Bisogna provare a dare un minimo di respiro, anche con una piccola parvenza di diverso, di un qualcosa che ci faccia scordare, per un attimo, questa assillante e dilagante crisi.                                                                                                                  

Con Officina Politica Nissena e Gioacchino Lo Verme vorrei partire da piccole iniziative, che potrebbero dare un minimo di respiro al nostro centro storico con costi pari a zero, per poi organizzare anche manifestazioni più importanti, affrontate grazie ad una ridistribuzione equa dei fondi pubblici. Abbiamo progetti che potrebbero far nascere un Polo Universitario Nisseno, un nostro diritto vista l’importanza della nostra città, che porterebbe infiniti benefici non solo all’amministrazione, ma anche e principalmente al singolo cittadino e commerciante, perché aumenterebbero i  giovani, si creerebbe vitalità e tutto ciò andrebbe a giovare all’economia e quindi alla nostra città.                                                                                    

Con i miei pensieri, non voglio criticare l’operato delle precedenti amministrazioni, ma voglio solo dire che c’è ancora molto che si potrebbe fare: si potrebbero riattivare i centri sportivi comunali di quartiere, che ormai non esistono quasi più, chiusi e abbandonati a se stessi; non c’è più la possibilità di andare a fare due tiri a canestro, non esiste più il piacere e la voglia di fare il classico “meno11” con quattro amici in un campetto di calcio pubblico, per non parlare della fine che ormai ha fatto lo skatepark o la pista di pattinaggio. Abbiamo lasciato che morisse lo sport spontaneo in questi centri pubblici, che dava svago e divertimento a tantissimi ragazzi come me e che adesso si ritrovano tristemente a sfogare la noia nei locali notturni, bevendo litri e litri di alcolici, e in posti poco affollati in cui “spinellarsi”.
Bisogna poi, dare il giusto spazio e la giusta importanza alla cultura,fondamentale per la crescita mentale di una popolazione. Abbiamo un teatro comunale che è un vero e proprio gioiello ed è stato definito così da centinaia e centinaia di artisti (che ho conosciuto personalmente per motivi di lavorativi), che negli anni hanno calcato quel palco, ma che purtroppo si è visto negli anni andare in rovina poiché spesso gestito da personale non competente in materia e quindi abbandonato all’inesperienza e alla poca efficienza. Abbiamo, inoltre, una piazza, anzi una “Grande Piazza”, che, grazie alle sue dimensioni, potrebbe accogliere eventi di ogni genere, manifestazioni di ogni tipo, ma che resta solo un lungo corso vuoto attraversato solo da autovetture, in cui non c’è nemmeno una panchina su cui sedersi e magari scambiare due chiacchiere la sera con qualche amico. La situazione è davvero drammatica e la diventa ancor di più se associata ad altri problemi come le tante buche,le tante strade distrutte, tanto verde pubblico mal curato, un’illuminazione stradale che varia da via a via. Tante piccole cose a cui non viene data la giusta importanza, ma che a lungo andare abbrutiscono sempre più Caltanissetta e trasformandola in ciò che è adesso: INADATTA E NON A MISURA DEI GIOVANI! Se si prova a chiedere ad un ragazzo come definirebbe la propria città, la risposta per il 90% dei casi sarebbe: TRISTE!
Molti mi diranno che non sono in grado di svolgere questo compito, che non ho l’esperienza giusta per poter affrontare tutto questo; mi sono, infatti, posto più volte anche io la domanda: è davvero il caso di propormi per il consiglio comunale? La risposta fissa nel mio cuore e nella mia testa era sempre questa: chi diceva di avere l’esperienza e le capacità politiche ha spesso fatto ben poco.  Sicuramente l’esperienza è una componente necessaria, ma penso che principalmente ci sia bisogno di idee nuove, di menti fresche, di giovani, perché a volte la passione e la voglia di fare portano più lontano dell’esperienza.              

   Il mio impegno sarà solo ed esclusivamente al servizio della mia città e dei miei concittadini, sempre leale e soprattutto trasparente, come dice sempre il mio candidato sindaco Gioacchino Lo Verme, che ringrazio per la fiducia che sta dando a noi giovani, per la forza e la motivazione che ci da giorno per giorno, nel credere che realmente possiamo svegliare e rianimare questa città.
Riportiamo fiducia ai giovani, riportiamo la speranza nei nisseni. Domenica 18 alle ore 19 nella sede del comitato di Lo Verme in via Redentore, terrò un incontro con tutti gli elettori per dare delucidazioni sulla mia candidatura.
#NOIsianoCIVICI
Marco Cammarata

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