CALTANISSETTA – Con grande enfasi la stampa locale ha dato notizia dell’incontro del Sindaco di Caltanissetta con il Ministro dell’Interno, alla fine del quale Campisi ha dichiarato che, per fare fronte alla cura di “quanti arrivano da fuori”, sono stati operati tagli al bilancio che hanno privato i cittadini di servizi “come quello dell’accompagnamento per i minori soggetti di handicap e l’assistenza agli ammalati oncologici”.
A costo di prendermi gli strali dei benpensanti che mettono in cima ad ogni esigenza l’assistenza agli extracomunitari, mi sento di dire che, nella mia scala gerarchica, i miei concittadini vengono prima soprattutto quando sono gravati da carichi così pesanti quanto quelli che il Sindaco ha liquidato con tanta facilità.
E questo non è tutto! Campisi continua, infatti, affermando che, a causa di un mancato trasferimento dello Stato, “il Comune rischia il default” ovvero, per noi profani che non mastichiamo la sofisticata terminologia dell’alta finanza, il fallimento. Eppure, non più tardi di qualche mese fa aveva assicurato di essere riuscito a risanare il deficitario bilancio ereditato dalle Giunte precedenti!
Delle due l’una: o mentiva qualche mese fa o mente adesso. Allora, a nome mio personale, degli elettori tutti e di quanti vorranno proporre la propria candidatura alle prossime elezioni comunali, rivolgo al Sindaco una domanda che richiede una risposta chiara ed inequivocabile: il Comune è sull’orlo del dissesto o no?
(Arch. Gregorio Geraci)

