ROMA – Niente ponte, sfumano migliaia di posti di lavoro. Mancano poche ore alla scadenza per l’atto aggiuntivo tra la concessionaria Stretto di Messina e il contraente generale Eurolink (guidato da Impregilo) e tutto lascia pensare che ormai il Ponte sia definitivamente sfumato. Una “occasione mancata”, secondo l’Associazione imprese generali (Agi), che raccoglie le grandi aziende di costruzione. Con la revoca del Ponte, attacca in una nota il presidente Mario Lupo, “si rinuncia alla realizzazione di un’opera progettata ed appaltata da molti anni, i cui lavori potrebbero iniziare entro pochissimi mesi, impegnando una forza lavoro di circa 10.000 unità” in un “settore in gravissima crisi occupazionale”. L’Agi ricorda tra l’altro che “il contributo pubblico per realizzare l’opera è di circa 1,5 miliardi di euro”, mentre la rinuncia “comporterà la capitalizzazione di costi ‘sprecati’ a partire dagli anni ’80, per una cifra rilevantissima” Si tratta di una scelta che, tra l’altro, “espone al pagamento di indennizzi rilevantissimi, dovuti perché previsti dal contratto, elevando le spese e le perdite ad una somma vicina al contributo pubblico necessario a realizzare l’opera”. La decisione del Governo, infine, “determina una evidente quanto inevitabile perdita di credibilità del Paese per le modalità con cui si è sbarazzato di un contratto legittimamente assegnato a seguito di gara europea e per l’abuso dello strumento legislativo volto a modificare il contenuto e l’efficacia di tale contratto, sopprimendo oneri chiaramente pattuiti a carico del committente e relativi tra l’altro agli indennizzi dovuti all’appaltatore. Restano da comprendere le motivazioni di una simile scelta”.
Ponte: sfumano 10mila posti. Per Agi occasione mancata
Ven, 01/03/2013 - 20:15
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