Salute

Insegnante gelese in cella ma “vittima complotto”: revocato arresto

Donatello Polizzi

Insegnante gelese in cella ma “vittima complotto”: revocato arresto

Lun, 11/02/2013 - 11:34

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GELA – Domenico Timpanelli, un insegnante di Gela di 47 anni, arrestato lo scorso 27 aprile per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, potrebbe essere vittima di un complotto. E’ quanto sostiene il Gip Lirio Conti nell’ordinanza di revoca della misura cautelare. Timpanelli sarebbe stato “incastrato” per impedirgli di portare all’incasso, il 30 aprile, un assegno da 250 mila euro rilasciatogli da un operatore finanziario a garanzia di un investimento dell’insegnante-imprenditore che col tempo si sarebbe rivelato una truffa. L’assegno poi risulterà scoperto.
Ma il promoter lo ha denunciato accusandolo di usura. Il gip Conti scrive che vi sono molti elementi a “suffragare la tesi del complotto”. Timpanelli venne arrestato dopo che la Guardia di Finanza su segnalazione anonima, rinvenne accanto alla sua automobile, parcheggiata in strada, quasi mezzo chilo di hashish e 5 grammi di cocaina. Dopo 18 giorni di carcere ottenne gli arresti domiciliari e la restituzione dell’assegno di 250 mila euro. Il pm, Silvia Benetti, ha chiesto una proroga delle indagini. Timpanelli, nel 1993, balzò agli onori della cronaca per aver ucciso il fratello Claudio, durante una lite. Fu condannato a due anni per eccesso colposo in legittima difesa, con la sospensione della pena.

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