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Primarie Pd, la sfida nissena finirà in Tribunale

Michele Spena

Primarie Pd, la sfida nissena finirà in Tribunale

Mer, 02/01/2013 - 19:27

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Sono 65 le preferenze che hanno diviso i due grandi sfidanti alle primarie nissene del Partito democratico. 65 i voti che permetteranno a Daniela Cardinale di essere incasellata in una posizione utile per la sua rielezione. Lillo Speziale, se con molta probabilità avrà precluse le porte della Camera, potrebbe però raggiungere la capitale da senatore. Quel mezzo punto di resto previsto nel calcolo per la definizione dei posizionamenti dei candidati provenienti dalle singole province (per Caltanissetta è stata calcolata infatti la stima di 1,4), gli risulterebbe prezioso in considerazione di un probabile inserimento nella lista per il Senato. Tutto è comunque rimandato ai prossimi giorni. I colonnelli siciliani saranno chiamati all’arduo impegno su cui vigileranno i big romani: affrontare le spinose questioni sul riempimento delle caselle. Alla conta finale dei voti raccolti nei gazebo nisseni, e vidimati dalla segreteria regionale, emerge comunque il significativo dato dell’onorevole mussomelese. Per lei 3488 preferenze. Più del gelese Lillo Speziale, che di suffragi ne ha ottenuti 3423. Un risultato che rende la giovanissima onorevole ancora più raggiante. “Secondo le regole mi spetta un seggio garantito. Non so la posizione in cui verrò inserita, penso comunque tra le prime cinque. È un risultato che mi rende felice perché mi legittima come parlamentare della mia provincia, mi legittima sul territorio. Era una sfida dura e difficilissima, mi battevo contro un candidato fortissimo. Per cui avere vinto nel resto della provincia e avere ottenuto uno straordinario risultato a Gela mi rende ancora più soddisfatta”. Ma Daniela Cardinale non si esime dalla polemica e dal denunciare il tentativo di brogli. “Le operazioni di voto e di scrutinio a Caltanissetta e in ben venti comuni della provincia si sono svolte in maniera corretta e senza alcun incidente o contestazione. La stessa cosa, invece, non può dirsi essere avvenuta a Gela, e precisamente nel seggio Caposoprano, dove sin dalle prime ore delle votazioni venivano denunciati fatti assai incresciosi da tanti dirigenti del Pd”. Pesante e circonstanziata la denuncia della parlamentare democratica: “Alle 23 – segnala l’onorevole Cardinale- mentre la sottoscritta festeggiava la propria vittoria, numerosi testimoni la informavano telefonicamente che era in atto un tentativo di manipolare i verbali di uno dei seggi per sovvertire il risultato che la vedeva prima. Come era mio dovere, ho chiamato i carabinieri di Gela anticipando un esposto-querela che ho poi formalmente reso ieri”. “L’intervento delle forze dell’ordine – aggiunge – ha permesso di sequestrare gli atti e di avviare un procedimento giudiziario. Non è stato, dunque, l’onorevole Lillo Speziale a chiedere l’intervento dell’Arma”. Per completezza di cronaca, ecco gli esiti degli altri quattro candidati alle primarie provinciali del Partito democratico. Il sancataldese Davide Cammarata ha ottenuto 1024 preferenze, Elisa Carbone di Sommatino invece ne ha guadagnate 966. Ed ancora il nisseno “renziano” Giosal Lo Giudice 606. In fondo, a chiudere la lista, la mazzarinese Serena Bartolone con 202 suffragi.

Michele Spena

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