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Revocato il 41 bis al boss coinvolto nel piano contro Crocetta

Redazione

Revocato il 41 bis al boss coinvolto nel piano contro Crocetta

Lun, 12/11/2012 - 21:05

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Domenico Vullo

CALTANISSETTA – Revocato il carcere duro a un ex reggente della famiglia Emmanuello di Gela. Si tratta di Domenico Vullo di 36 anni, al 41 bis per associazione mafiosa ed estorsione e attualmente detenuto a Spoleto. L’uomo, considerato personaggio di spicco di Cosa nostra, nel 2010 era rimasto coinvolto, assieme ad altri boss e ‘picciotti’, nell’attentato che la mafia stava progettando contro l’ex sindaco di Gela Rosario Crocetta e attuale presidente della Regione e contro il gip del Tribunale di Caltanissetta Giovanbattista Tona.

La sentenza di morte, emessa da Daniele Emmanuello, a capo dell’omonimo clan e poi ucciso nel 2007 durante un conflitto a fuoco con la polizia, non venne mai eseguita perche’ l’attentato venne sventato dalla Squadra Mobile di Caltanissetta nell’ambito dell’operazione “Extrema Ratio”. Vullo ha gia’ scontato la sua pena con la giustizia per il reato associativo del 416 bis. Rimane in carcere perche’ e’ stato condannato anche per varie estorsioni. Poco prima della morte di Daniele Emmanuello, Vullo e’ stato anche ai vertici di Cosa nostra. Dopo il suo arresto, il suo posto a capo del clan venne preso da Giorgio Lignite. E’ stato il ministro della Giustizia, Paola Severino, ad accogliere l’istanza presentata dall’avvocato Flavio Sinatra. Il legale ha motivato la sua richiesta di revoca del carcere duro evidenziando quanto dichiarato dai nuovi collaboratori che scagionano Vullo.

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