CALTANISSETTA – Ormai da più di tre anni siamo abituati al nulla amministrativo: nuovo rimpasto di giunta, nuova rotatoria, progetto “largo marciapiede”, difficoltà a reperire le somme per il servizio di nettezza urbana. Per il resto si tira sempre a vivacchiare senza obiettivi e strategie, fra una nuova consulenza, lautamente pagata, e servizi essenziali che vengono ridotti o cancellati in nome della crisi.
Ad un tratto, come un fulmine a ciel sereno, un articolo di giornale riferisce le parole del nostro sindaco, che come orso svegliato dal letargo, illustra una mirabolante idea alla quale “lavora” da ben due anni. E l’idea nuova e mirabolante consiste nell’intenzione di riaprire la ormai tristemente nota discarica di contrada Stretto per farne la pattumiera della provincia e non solo.
Parole come “risparmieremo 3 milioni di euro all’anno” possono solo abbindolare il lettore distratto, il parolaio da salotto o chi non conosce la legislazione nazionale e regionale.
Procediamo per punti:
Basterebbe che il primo cittadino Campisi prendesse in considerazione l’ipotesi di conoscere meglio quanto in questi anni è stato proposto in città da vari movimenti, fra i quali Intesa Civica Solidale, e da vari comitati cittadini, che hanno esposto veri e propri piani industriali che darebbero slancio economico a tutta la provincia creando sviluppo attorno alla gestione dei rifiuti. Soluzioni che parlano di raccolta differenziata, di porta a porta, di compostaggio, di riduzione alla fonte dei rifiuti. Tutte pratiche che comporterebbero da un lato una possibile riduzione delle tariffe di nettezza urbana, dall’altro, cosa ben più importante, avvierebbero un processo produttivo capace di garantire un benessere diffuso, cosa che una singola discarica in se non garantirà mai. Addirittura, un comitato cittadino, ha presentato più di un anno fa, una delibera sul modello della strategia internazionale Rifiuti Zero corredata di ben 4000 firme. Questa delibera, complice l’ignavia dell’intero consiglio comunale che avrebbe dovuto votarla, giace nei cassetti del comune probabilmente in attesa che il sindaco persegua la sua via senza nessun ostacolo.
I piani e le proposte sono lì a giacere e, dunque, ci rivolgiamo ancora una volta a tutto il consiglio comunale, sempre che voglia farsi garante dei cittadini che lo hanno eletto.
Ci rivolgiamo anche ai neo parlamentari della nostra regione, alcuni dei quali avevano inserito nei loro programmi proprio la parola “Rifiuti Zero. E’ giunta per loro l’occasione di dimostrare di essere capaci di perseguire determinati obiettivi senza riferirsi necessariamente alle proprie appartenenze politiche.
Se le idee e le conseguenti azioni amministrative del nostro sindaco devono continuare a favorire vecchie “logiche di basso mercato”, preferiamo, forse, che l’orso continui a dormire, purché siano i cittadini a svegliarsi!

