CALTANISSETTA – Una disamina ad ampio raggio sull’attuale problematica del servizio idrico sul territorio. E’ stata fatta dal presidente dell’Ato Cl 6 Ferdinando Maurelli intervenuto, assieme al commissario straordinario della Provincia Damiano Li Vecchi, all’incontro indetto dalla seconda commissione consiliare permanente presieduta da Vincenzo Accurso, presenti i consiglieri Enzo Cascino, Rosario Cusumano, Salvatore D’Arma e Gianfranco Capizzi.
Un incontro, questo, voluto dalla commissione anche alla luce della recente mozione approvata dal Consiglio provinciale con cui è stata invocata un’assemblea straordinaria dell’Ato idrico in cui portare la proposta di rescissione del contratto con Caltaqua a causa delle tante carenze gestionali addebitate alla società; da qui, pertanto, l’esigenza – ribadita nella riunione – di fare fronte comune, avviando tutta una serie di azioni: intanto contestazioni formali a Caltaqua su tutte inadempienze riscontrate, verifica delle effettive possibilità di erogazione vista la concreta impossibilità di avere (da ottobre) l’acqua h24, riunione con tutti sindaci da prevedere per la fine di agosto, mentre nel frattempo il Consiglio provinciale varerà la preannunciata istituzione di una commissione speciale di studio con cui supportare le rivendicazioni verso il gestore.
Maurelli, nella sua disamina, ha parlato di problemi come quelli di Gela, dove per la messa in funzione del depuratore di Macchitella è stato previsto l’impiego di uno stralcio di 2 milioni di euro del complessivo finanziamento di 5.400.000, mentre rimane il problema dei 4.600 utenti morosi dal 2006 ad oggi (che dal 20 agosto rischiano il distacco dei contatori), così come quello dei tanti motori auto pescanti che di fatto incidono sulla regolare distribuzione in rete; ha anche ricordato i progetti esecutivi non ancora presentati da Caltaqua per i lavori di rifacimento delle reti in vari comuni, a fronte di un finanziamento di 25 milioni (lavori che peraltro consentirebbero a Caltaqua di acquistare meno acqua da Siciliacque), così come ha parlato della richiesta di invio di un commissario ad acta per l’approvazione del 7% di aumento contrattuale rigettato dall’assemblea dei sindaci, per concludere con le carenze di personale in servizio all’Ato.
Cusumano ha ricordato le tante iniziative varate dal Consiglio negli ultimi anni con le contestazioni mosse agli ultimi due presidenti nella loro veste di presidenti dell’Ato idrico e ai loro delegati, che a sua detta non hanno tenuto nel debito conto le tante segnalazioni avanzate sulle inadempienze di Caltaqua: oggi, che la situazione s’è ulteriormente aggravata, il commissario straordinario viene pertanto chiamato a fare le sue valutazioni in merito, indicando al suo attuale delegato le linee operative da seguire. D’Arma ha ribadito l’utilità della commissione speciale di studio quale supporto alle future azioni su cui coinvolgere tutti gli attori chiamati in causa e su tutte le questioni al tappeto (distribuzione, distacco contatori, tariffe, ecc.), chiedendo se è possibile intanto una revisione del contratto di gestione, e ipotizzando la rescissione come ultimo atto nel perdurare dei problemi. Della necessità di una rescissione s’è invece detto convinto Cascino, e ciò – ha detto – per la tutela di tutti, in un contesto dove è anche in discussione la stessa potabilità dell’acqua. Anche per Capizzi, infine, l’attivazione della commissione speciale potrà fare da supporto alle azioni nei confronti del gestore, in un panorama dove mancano i punti di riferimento per il cittadino, chiamato a pagare anche se il gestore non rispetta gli impegni di un contratto che dallo stesso gestore viene ritenuto antieconomico: e allora, perché non rescinderlo?
Provincia, la seconda commissione permanente incontra Maurelli dell’AtoCL6
Mar, 31/07/2012 - 15:27
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