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Calcio d’estate: l’ex allenatore della Nissa polemico con la società. Il comunicato

Redazione

Calcio d’estate: l’ex allenatore della Nissa polemico con la società. Il comunicato

Dom, 15/07/2012 - 23:53

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Di seguito il comunicato di Sasa’ Marra, ex tecnico della Nissa:

“Il 9 luglio ho lasciato ufficialmente la Nissa e prima di diffondere la notizia tramite le testate giornalistiche locali ho avvisato telefonicamente tutti i dirigenti e il Presidente Roccia.
Successivamente ho rilasciato interviste, pubblicate su cartaceo e su siti internet specifici, riguardanti i motivi che mi hanno portato a non mantenere l’accordo con la Nissa F.C. e mi sono limitato a dire che la società era in ritardo con la programmazione senza, intenzionalmente, scendere nei particolari essendo quest’ultima ancora impegnata nella ricerca di fondi e nella pratica d’iscrizione al campionato.

Nei giorni successivi alla mia decisione mi vengono rivolte diverse accuse: dal ds Silverio, tramite una radio locale, di aver fatto pressione sulla scelta di calciatori che chiedevano rimborsi spese esosi, e dal dg Milazzo, che nei luoghi pubblici di città e nei bar, di aver fatto lievitare il budget sino a 390.000 €, dal vice presidente Abbate, tramite sms, di ingratitudine, viltà, inganno e di aver “sparlato” della società.

Facciamo un passo indietro. Dalla fine del campionato, in particolare dalla festa con i tifosi, io, il dg e il ds ci siamo dati 10 giorni di tempo per mettere giù un programma e sul quale ho continuato a discuterne telefonicamente dopo la mia partenza da Caltanissetta sia con Silverio che con Milazzo.

La mia idea, tra l’altro condivisa dalla società, come afferma lo stesso Silverio nell’intervista rilasciata a Gol Sicilia il 26 giugno e sulla quale scenderò più in avanti nei dettagli, era:

riconfermare il 70/60% della squadra
inserire dei giovani di valore
successivamente, a seconda della disponibilità economica, prendere un attaccante che ci potesse garantire un certo numero di goal 
cominciare a lavorare il 23 luglio 
svolgere i primi allenamenti al Tomaselli 
ritiro dal 1° al 13 agosto a Platania
A sentir loro era tutto ok, tutto perfetto, gli avevo formulato una lista di riconfermati da chiamare subito e bloccare proprio per evitare che i costi salissero, ponendo molta attenzione al budget.
Trovandoci nella prima metà di giugno avremmo avuto tutto il tempo a disposizione per contattare i giocatori, prendere accordi, esporre gli intenti societari, arrivare prima di altri in pratica, e proseguire nel progetto.
In virtù di ciò, avevo assicurato ai soci che sarei intervenuto personalmente nelle trattative qualora ci fossero stati problemi con i calciatori per raggiungere accordi economici sostenibili dalla società, ma era necessario prima di tutto contattarli e confermarli prima possibile, prendendo in considerazione l’ipotesi che nel caso in cui qualcuno fosse saltato ci sarebbe stato tempo a sufficienza per trovare eventuali sostituti.
Nel frattempo i calciatori con cui mi sentivo quotidianamente per telefono mi comunicavano la loro intenzione di voler continuare con la Nissa rifiutando addirittura offerte più alte.
La lista che avevo comunicato al ds Silverio doveva rimanere riservata sino all’accettazione delle condizioni contrattuali da entrambe le parti, società e calciatori. Al contrario, non solo ha reso pubblica la lista, tramite Gol Sicilia, ma ha parlato anche di riconferma quando nessun calciatore aveva ricevuto una sua chiamata e a quest’azione ho senza dubbio risposto in maniera molto chiara e decisa.
Allo stesso tempo, il dg Milazzo, visto che non volevo pesare economicamente portandomi una mia figura personale nello staff, un giorno mi proponeva Fabrizio Fama come mio secondo, un altro giorno Italia e nell’ultimo periodo mi parlava del papà del calciatore Orlando perché erano saltate le altre due proposte legate alla scuola calcio e già sentendo queste notizie capivo che c’era molta confusione,ma pazientavo.

Dal 2 al 4 luglio sono ritornato a Caltanissetta e ho avuto modo di farmi un quadro chiaro.
Non ho trovato nulla di fatto rispetto a quanto avevamo discusso ma uno stato di cose completamente diverso da quello che mi veniva prospettato da Milazzo e Silverio. Quest’ultimo, invece di pensare a riconfermare i calciatori che erano nella lista che gli avevo dato un mese prima pensava a propormi di continuo i calciatori. Tant’è vero che sia su Gol Sicilia che su altri giornali uscivano nomi di calciatori che io puntualmente gli bocciavo.
In realtà non bocciavo le sue proposte, mi rifiutavo di parlare con altri calciatori senza prima confermare il blocco di squadra prestabilito e senza avere la benché minima idea di quanto fosse questo budget di cui tutti parlavano e nessuno traduceva in cifra esatta.
Se da una parte mi parlava di rispetto del budget dall’altra mi proponeva Palmiteri, Marasco, Cortese, Impallari, Domicolo, proposte che puntualmente gli bocciavo e di certo non per le loro qualità tecniche ma perché prendevo in considerazione il loro timore di non poter far fronte a spese eccessive e mi sembrava un controsenso pensare ad attaccanti di un certo spessore e valore senza confermare i calciatori precedenti, prima di tutto c’è un equilibrio da tenere nello spogliatoio.

Prima domanda: come mai non mi hanno mai detto quanto fosse il budget e sono invece riusciti a quantificare di quanto lo avessi fatto lievitare?
I calciatori erano in vacanza, Silverio si era incontrato con Avola, mentre con Cirilli aveva avuto solo un colloquio telefonico, ma per telefono non chiude nessuna trattativa né tantomeno con una sola telefonata.

Non si può parlare di pressioni se al 4 luglio nessun calciatore era tesserato Nissa, tranne Bruno, Cassaro, Di Marco e qualche juniores, non si può pensare di programmare a quindici giorni dal raduno.
La mia idea era programmare prima. Leggo di Guerreri al Sambiase, un calciatore che se fosse stato contattato a tempo debito sarebbe costato molto meno e non sarebbe andato via.
Dal giorno dopo la festa dei tifosi sino al 4 luglio non si era concluso nulla non a causa di richieste di cifre esose ma semplicemente perché si è perso tempo.

Il dg Milazzo mi rassicurava dicendomi che quest’anno avrei fatto solo l’allenatore e stare tranquillo perché avrei avuto intorno figure tecniche e societarie, come già citato sopra, mancate il 17 febbraio sino alla fine campionato. Essendo “subentrati di corsa” alla precedente gestione avevano ereditato una situazione a dir poco sconcertante che si sarebbe evoluta verso un netto miglioramento.
Durante il mio ultimo soggiorno a Caltanissetta, però, quando finivano le loro riunioni non mi comunicavano nessuna decisione presa, continuavano a dirmi che era tutto ok, che eravamo pronti per partire e che sarebbe subentrata una figura (Spampinato) che avrebbe assolto la funzione di responsabile tecnico. La nuova figura mandava su tutte le furie il buon ds Silverio che sarebbe stato sostituito da un tecnico ritenuto dalla società più preparato e capace di condurre trattative per ottenere gli esiti non raggiunti nei mesi precedenti dal Silverio, il quale scatena tutta la sua voglia di riscatto nella chiusura delle trattative generando un vortice di confusione.

Ad un tratto accade che due persone distinte, Spampinato e Silverio, ricoprono inconsapevolmente lo stesso ruolo di DS e infatti contattavano telefonicamente e contemporaneamente i calciatori per fissare eventuali appuntamenti. Quest’ultimi mi chiamavano perché si era generato uno stato di caos e non sapevano come muoversi, la mattina li chiamava il Silverio, il pomeriggio Spampinato e viceversa.
Di conseguenza chiedevo spiegazioni in merito al dg Milazzo, il quale mi diceva di far riferimento a Spampinato essendo loro (i dg) intenzionati a mettere da parte Silverio sotto l’aspetto riguardante le trattative delle quali si sarebbe occupato solo Spampinato.
Quest’ultimo dopo solo cinque giorni mi comunicava tramite sms di aver rifiutato l’incarico non avendo trovato condizioni  favorevoli allo svolgimento del proprio lavoro. Intanto si perdevano altri giorni per contattare i calciatori per iniziare a programmare il mio lavoro visto che si avvicinava il giorno del raduno che avevo posticipato al 25 visto il ritardo che si era creato, dando così modo di agevolare qualora iniziassero le trattative.

Ritiro a Platania. Proponevo di fare il ritiro a Platania e non a Caltanissetta per diversi motivi.
Il campo, visto le condizioni in cui si trovava, non avrebbe potuto sostenere il doppio allenamento dal 25 luglio al 13 agosto, l’avremmo distrutto prima del campionato. A questo aggiungo che nel magazzino non c’era ancora materiale, il minimo necessario per gli allenamenti, che molto probabilmente sarebbe arrivato successivamente ma non potevo esserne certo.
Occorrevano lavori di manutenzione, altro motivo di discordia con il ds Silverio al quale ricordavo continuamente di intervenire presso chi di dovere per i lavori di manutenzioni essendo mia intenzione fare allenamenti a Caltanissetta prima del ritiro a Platania.

Avevo proposto Platania in quanto offre la possibilità di strutture adatte al il riposo e recupero dei calciatori, aspetti da non trascurare prima di affrontare una stagione competitiva. Inoltre sarebbe costato meno rispetto ad strutture, la società sarebbe stata agevolata sia riguardo all’importo totale da versare che alle condizioni di  pagamento e, aspetto importante, non veniva richiesto l’anticipo del 50% come da prassi alberghiera. Se a Caltanissetta ci fossero state strutture per allenare e far riposare i calciatori non avrei avuto nessuna remora nel fare il ritiro sul posto proprio perché capisco che in questo momento se si può far risparmiare una società bisogna farlo.

Intanto le mie perplessità aumentavano:

squadra non confermata, come si poteva pensare di riuscire a farlo in 10 giorni se 40-50 giorni non erano stati sufficienti?
ritiro non confermato
nessun lavoro di manutenzione del campo
non si conosceva il budget disponibile
tante riunioni e nulla di concreto, tutto vago
situazione ds: Spampinato arriva e dopo pochissimo giorni si dimette
Il 4 luglio sono ripartito e per l’ennesima volta ho fatto presente i vari aspetti da aggiustare, dal mio punto di vista, durante il mio soggiorno a Caltanissetta, diventava sempre meno inconfutabile la prova che non si era fatto niente nel tempo intercorso tra la festa con i tifosi e il mio ritorno, mentre telefonicamente sia il ds Silverio che il dg Milazzo mi parlavano di programmazione, progetti, crescita e che ci saremmo divertiti tenendo presente il discorso fatto sopra.
Tengo a sottolineare che la mia insistenza nel voler confermare il gruppo era basata sul contenuto dei colloqui telefonici con il dg Milazzo e il ds Silverio che mi assicuravano di avere (o che avrebbero raggiunto) una budget sufficiente a far fronte ai costi previsti e che si poteva confermare chiunque. Non potevo immaginare che di fatto non ci fosse, se mi avessero detto come realmente stavano le cose.

Nel frattempo hanno dato priorità all’iscrizione al campionato con data di scadenza 12 luglio.

Capisco che le priorità sono iscrizione della squadra e fidejussione ma credo che le date e i termini entro cui chiudere tutta la prassi necessaria siano noti molto tempo prima della scadenza. Li avrei giustificati se tra le tante cose mancanti  almeno qualcuna fosse stata portata a termine e quel punto sarebbe stato giusto fermarsi per dare precedenza a iscrizione e fidejussione. Allo stesso tempo non posso pensare che in una società sette persone fossero tutte impegnate nella stessa attività, bastava dividersi i compiti e indirizzare energie verso vari aspetti.

Lo stesso Roccia telefonicamente (e in un delle ultime interviste che ha rilasciato), a distanza di un giorno dalla mia rinuncia e con il quale ho avuto un colloquio lunghissimo come non c’era mai stato prima, mi diceva che non era il caso di fare azioni azzardate senza prima essere certi del budget disponibile. Avrei preferito che il dg Milazzo e il ds Silverio avessero usato la stessa chiarezza sin dall’inizio durante le conversazioni telefoniche che avvenivano nella prima metà di giugno e che evitassero di rilasciare comunicati giornalistici e interviste in cui si affermava che c’erano grandi programmi, squadra confermata in blocco, acquisti importanti, mentre nessun giocatore della mia lista era stato chiamato e finalmente ho saputo le reali condizioni e i programmi della società che non poteva permettersi di rispettare i programmi che mi avevano prospettato il dg Milazzo e Silverio che solo ora in un’intervista parla di progetto giovani perché hanno pochi fondi.

Un’altra accusa del buon ds Silverio è che l’anno scorso mi stava bene tutto nonostante i ritardi di programma, calciatori che andavano e venivano, e senza contratto fino alla partita di Coppa Italia. Intanto io sono abituato a guardare avanti e non guardo mai indietro ne il positivo ne il negativo, accetto le sfide come ho ben dimostrato nei fatti e nel comportamento e credo dagli errori bisogna imparare più che persistere nel farli. L’anno scorso non conoscevo la società e l’ex comitato (attuale dirigenza Nissa) che mi hanno voluto fortemente a Caltanissetta mi sembrava doveroso dargli fiducia ai loro: tranquillo prima o dopo si aggiusterà tutto. Bisogna solo far ragionare il presidente che poi alla fine ci accontenta nel limite delle possibilità.

Ultima accusa che mi è stata rivolta è che avrei già preso accordi con un’altra squadra e per questo motivo avrei fatto saltare l’accordo con la Nissa.
Ricordo ai dirigenti che per aspettare le loro riunioni e le loro cene ho fatto saltare già due accordi con due squadre di serie D perché avevo dato la priorità alla Nissa e che ora facendo decadere l’accordo pagherò le conseguenze del relativo danno economico visto che siamo al 15 luglio ossia agli sgoccioli dei raduni.

In conclusione, mi dispiace che l’esperienza con la società Nissa si sia chiusa così, perché ci credevo tantissimo nel prosieguo del lavoro fatto dal 17 febbraio in poi. Per quanto mi riguarda ho instaurato rapporti chiari sia con la gestione precedente che con quella attuale, non accuso nessuno, so perfettamente che sono piccoli imprenditori e tifosi e per come si erano messe le cose forse era meglio che le ultime interviste rilasciate fossero state pubblicate subito dopo la fine del campionato cercando subito dei fondi e far capire al sottoscritto e alla gente di Caltanissetta quali erano le reali condizioni della società senza creare tutto il caos di cui ho già parlato ripetutamente sopra.

Auguro alla Nissa F.C. le migliori fortune e sono grato a chi mi ha dato la possibilità di ritornarci e riprendere il lavoro interrotto lo scorso anno. Sarà quella con la Nissa un’esperienza della quale farò tesoro dal punto di vista professionale e che porterò come esempio nelle future squadre
Anche se non sono più lì ricorderò con affetto tutti i tifosi ai quali rivolgo un saluto carissimo per la continua stima che mi hanno manifestato, ma un domani chissà… il bello del calcio è che nessuna porta rimane mai chiusa.

Un abbraccio e un saluto a tutti”. 

Marra chiude il comunicato chiarendo di essere disposto ad ulteriori chiarimenti:

P.S. Sono a disposizione di chiunque volglia rivolgermi domande attinenti all’argomento di cui ho parlato e vorrei rivolgere un cloroso invito a tutti i dg della Nissa di affrontare eventuali discussioni riguardo a quanto ho affermato in pubblico e viste le distanze che ci separano il luogo ideale sarebbe il gruppo Nissa su FB evitando, in questo modo, monologhi nei bar di città o alle radio senza darmi la possibilità di controbattere.