Salute

Il grande “Eduardo” direbbe: adda passà ‘a nuttata

Redazione

Il grande “Eduardo” direbbe: adda passà ‘a nuttata

Sab, 09/06/2012 - 11:49

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CALTANISSETTA – Non ci vuole molto a rendersi conto che per i nostri politici “mala tempora currunt”. Non hanno ancora capito che il malessere degli Italiani è arrivato a livelli inimmaginabili e non si sono resi conto di essere sotto la loro lente d’ingrandimento. Per questo continuano a fare i propri comodi e ad offendere l’intelligenza degli elettori  come se la loro poltrona dovesse durare per sempre.

Avere negato, in omaggio ad una regola suggerita dall’on. avv. Paniz, l’arresto di alcuni parlamentari di destra come di sinistra, ultimo dei quali il sen. De Gregorio, ha radicato ancora di più, nella mente degli elettori, il concetto che la casta si autodifende con le unghie e con i denti e anzi, con leggi ad hoc, cerca di premunirsi. “Mai un arresto” ebbe a dire, alla Camera, l’on. Paniz durante uno dei suoi interventi difensivi dell’indagato di turno. “Si creerebbe un pericoloso precedente e domani potrebbe toccare ad ognuno di noi”. Complimenti all’on. Paniz per la sua lungimiranza. Memorabile il suo intervento in Parlamento con cui cercò di convincere gli Italiani che Berlusconi era veramente convinto che Ruby fosse la nipote di Mubarak.  Non convinse né gli Italiani né i Parlamentari 314 dei quali tuttavia, con il loro voto,  si dichiararono convinti della anomala parentela e concessero la fiducia al loro capo. Fu allora – a mio avviso – che gli Italiani, fermamente convinti del contrario, seppur abituati ad assistere a trattamenti “ad personam”, cominciarono a sbuffare.

Le continue trattative volte ad ottenere trattamenti di favore altrimenti potrebbero insorgere  “problemi di tenuta del governo”; il tentativo di smantellare la legge sulla concussione, con la paterna benedizione di una opposizione quasi inesistente; il tentativo di far pagare ai Giudici eventuali sentenze sfavorevoli ai potenti di turno (perchè di questo si tratta); interessi personali che quasi ogni giorno vengono evidenziati dalle cronache; illeciti di qualsiasi natura perpetrati “a propria insaputa”; milioni che spariscono come neve al sole; parlamentari che vanno a vedere la partita di calcio con l’auto blu, autista e scorta; atteggiamento dilatorio verso la riforma della legge elettorale compensato da un interesse sempre crescente su chi deve “scendere in campo” o deve andare ad occupare le ambite poltrone istituzionali. Mai che si parli veramente dei reali problemi degli Italiani. Sono questi, soltanto alcuni dei motivi (ci vorrebbe molto più spazio per elencarli tutti) per i quali la gente non ne può proprio più di questa classe politica quale che sia il suo colore.

Sbagliano, in maniera grossolana, quei Parlamentari (quasi tutti) che sottovalutano la reazione degli Italiani, perchè “ tanto poi se lo scordano”, di coloro che sopravvivono con stipendi e pensioni da fame, di coloro che, impotenti, si sforzano di leggere quanti zeri ci sono nelle cifre astronomiche di stipendi e pensioni nelle alte sfere, di coloro che sono costretti a pagare di persona ogni emergenza vedendosi continuamente mettere le mani in tasca e  aspettano che finalmente a pagare siano anche i ricchi, di coloro che aspettano la riduzione di questo enorme numero di Parlamentari e l’abolizione dei loro tanti vergognosi privilegi. Già, di quegli Italiani che sono ansiosi di andare a votare e considerano i giorni che li separano dalle prossime elezioni, come una lunga notte insonne che dovrà pur passare. Di coloro che pensano, per dirla con il grande Eduardo:  “adda passà ‘a nuttata.

Pasquale Trobia

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