Pdl, Angelino Alfano, ai microfoni di Tgcom24, dopo le parole del Cavaliere su una sua possibile ricandidatura a premier.
Il discorso di Angelino Alfano è ben articolato, motivato, coerente, propositivo, quindi non è farina del suo sacco. C’è l’impronta di Gianni Letta, nelle vesti del pacificatore e del mediatore, specialmente in quel riferimento ai rapporti tra il cavaliere e il suo scudiero, tutto farcito di buone intenzioni, buoni sentimenti, riconoscenza e stima; un “volemose bene” che ritorna periodicamente.
L’affermazione secondo la quale non è vero che Berlusconi vorrebbe tagliare le gambe alla poltrona dove sta assiso Al Fano, risulta credibile, anche se nasconde che, in realtà, il cavaliere ha già tagliato, direttamente, le gambe dello scudiero, perchè non gli serve più per mostrare l’aspetto conciliante del PdL.
Ora il cavaliere ha deciso di mostrare i muscoli, contro tutto e contro tutti; crede di aver convinto gli italiani a dargli il 51%, ha deciso di gettare fuori dall’euro la Merkel e la Germania, ha stabilito che ogni nazione assumerà l’onere di stampare quanti euro vuole e anche quanti euro gli occorrono per soddisfare gli amici e gli amici degli amici.
Quando gli passerà l’attuale crisi depressiva bipolare, nella sua fase aggressiva, dirà di non aver mai detto ciò che gli viene attribuito e riverserà le colpe a tutti tranne a se stesso, sapremo così che è transitato nelle depressione ansiosa, quella che è solito curare con cene eleganti e bunga bunga.
Rosario Amico Roxas