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Processo “Doppio colpo 3”: i collaboratori di giustizia nisseni condannati

Redazione

Processo “Doppio colpo 3”: i collaboratori di giustizia nisseni condannati

Lun, 23/04/2012 - 17:36

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CALTANISSETTA – Cosa Nostra avrebbe fatto in modo di “pilotare” verso alcune aziende compiacenti gli appalti e gli incarichi per le forniture di inerti alla “Calcestruzzi Spa”. Almeno così ha stabilito il gup Marcello Testaquatra al termine del processo “Doppio Colpo 3”, in cui erano imputate sei persone, svoltosi con il rito abbreviato. Tre le condanne emesse dal giudice, due le assoluzioni oltre a un patteggiamento della pena.
Entrando nel dettaglio spiccano le assoluzioni “perché il fatto non sussiste”, dal reato di illecita concorrenza aggravata dal fatto di avere agito con metodi mafiosi, del capomafia Giuseppe “Piddu” Madonia e dell’imprenditore nisseno Salvatore “Totò” Rizza, come chiesto dagli avvocati difensori Sergio Iacona, Flavio Sinatra e Cristina Alfieri. A 1 anno e 4 mesi è stato invece condannato l’imprenditore di Gela Alberto Cammarata per concorso esterno in associazione mafiosa, che è pure stato assolto dall’accusa di illecita concorrenza con l’aggravante di avere favorito la mafia. Condannati pure i collaboratori di giustizia nisseni Pietro Riggio (2 mesi in continuazione con una precedente condanna) e Alberto Carlo Ferrauto (5 mesi). Ha patteggiato a 1 mese – in continuazione con una precedente condanna per mafia a 24 anni – il collaborante gelese Carmelo Barbieri.

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