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Mussomeli, sull’ecomostro al parco urbano l’indignazione corre sul web. Ma non per tutti…

Redazione

Mussomeli, sull’ecomostro al parco urbano l’indignazione corre sul web. Ma non per tutti…

Dom, 15/04/2012 - 11:32

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MUSSOMELI- Sono bastate appena 48 ore per far si  che un’apparente quanto semplice notizia come la costruzione di una struttura destinata ad uso commerciale all’interno del parco urbano si sia trasformata in una vera e propria presa di posizione degli internauti e del popolo di Facebook. Una vera e propria indignazione che è corsa rapidissimamente su internet contro l’imminente costruzione che può essere appellata solamente come ecomostro secondo la definizione coniato da Legambiente per descrivere l’Hotel Fuenti sulla costiera amalfitana. Il termine indica un edificio o un complesso di edifici considerati gravemente incompatibili con l’ambiente naturale circostante. A fronte di proposte del popolo mussomelese di Facebook di indire sit-in pacifici per scongiurare la cementificazione di un tratto del parco urbano e di confronti con la politica, dinnanzi a provocazioni quali fotoritocchi del castello manfredonico con costruito intorno un ipermercato esiste un evidente quanto ingiustificabile silenzio di quella parte della stampa che ha scelto di non trattare adeguatamente l’argomento. E questo lo si evince dagli innumerevoli commenti presenti nelle centinaia di condivisioni del precedente articolo in merito trattato esclusivamente da questa testata giornalistica e dal Giornale di Sicilia. Ovviamente non esiste autocompiacimenti o ipocriti edonismi giornalistici. Da parte de IL FATTO NISSENO esiste la scelta editoriale e soprattutto di coscienza di informare in tempo reale la cittadinanza di un fatto così come è accaduto. Nulla di più. La speranza è quella che nel frattempo i costruttori e la politica in genere valutino ulteriormente l’attuazione di questo progetto al fine di non continuare a mortificare una straordinaria “cartolina” naturale come quella del parco urbano, già ripetutamente “violentata” dalla cementificazione rapida ed innaturale di tutto il suo hinterland., al fine di permettere che gli sbagli e gli scempi del passato non giustifichino e non stimolino ulteriori errori nell’immediato futuro.

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