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Abusivismo e case popolari a Caltanissetta, l’iniziativa del consigliere Averna(PDL)

Redazione

Abusivismo e case popolari a Caltanissetta, l’iniziativa del consigliere Averna(PDL)

Lun, 23/04/2012 - 20:15

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CALTANISSETTA – Su iniziative del consigliere comunale Sergio Averna, si è svolta al Comune di Caltanissetta un incontro tra le famiglie che occupano senza titolo le case popolari e il sindaco Michele Campisi. La riunione era stata preceduta da un incontro nella giornata di ieri in cui il consigliere Averna, aveva incontrato le famiglie che alla data odierna sono 120 nella sola città di Caltanissetta. All’incontro  con il sindaco Campisi erano presenti inoltre Giuseppe cassetti del comitato di quartiere di Santa Barbara e Salvatore Porsio in rappresentanza del sindacato inquilini.

Questa problema esiste da sempre. Infatti nel 2001 vi è stata la sanatoria e successivamente in questi anni si è riproposto il problema nella sua interezza.  Il dato di fatto è che parliamo di famiglie numerose, bisognose e nella stragrande maggioranza senza un lavoro stabile. Parliamo anche di alloggi di 40, 50 e 60 mq in cui a volte vivono anche 7-8 persone.

E’ CHIARO CHE E’ L’ASSOLUTO BISOGNO a spingere queste persone a commettere un abuso ai limiti della legalità.

L’accentuarsi negli ultimi anni della crisi economica ha messo in ginocchio intere famiglie che per sopravvivere, dopo aver perso il lavoro, hanno venduto le proprie case, normalmente site nel centro storico, svuotandolo. Questo fenomeno ha dato vita ad un vero e proprio assalto a quelle case popolari che, per un motivo o l’altro, non sono abitate stabilmente dai loro affidatari. A volte basta una vacanza, una convalescenza in ospedale protratta a lungo, la visita ad un figlio lontano, per ritrovarsi senza effetti personali, senza mobili, senza casa, aprendo quindi la guerra tra poveri accentuata anche da chi è iscritto nelle liste dello IACP, in attesa di vedere soddisfatto il proprio diritto ad avere una casa.

La persona che ha occupato l’appartamento va ad autodenunciarsi per occupazione abusiva in una casa che ha ritrovato vuota. In questo modo ribadisce la sua presenza, confessa il meno grave dei crimini (l’occupazione e non il furto) e ottiene, a quanto pare, usa questa dichiarazione per riallacciare le utenze. Le forze dell’ordine, a quel punto,  troveranno il nuovo occupante e non possono far altro che denunciarlo lasciandolo lì.

L’ordinanza di sgombero, inviata insieme magari a centinaia di altre, provocherà quei drammi collettivi che tante volte si vedono in tivù quando la polizia cerca di sfrattare famiglie (con tanti bambini, tutti quelli che ci sono in zona) che mostrano la loro miseria e minacciano azioni di estrema disperazione. Le persone restano lì, con denuncie e magari condanne che diventeranno eseguibili solo dopo diversi anni.

NESSUNO, dico nessuno,  può avallare tale scorretto comportamento e sarebbe quanto mai oltraggioso della legge pensare di sostenerne le ragioni. Ma queste persone che vanno ad occupare le case sanno che la legge non gli può nulla, perché nulla hanno da perdere: se mai si arriverà alla fine di una di queste cause dormire in cella sarà comunque meglio che sotto un ponte e “delinquere” è, in ogni modo, l’unica possibilità per garantire un tetto ai propri figli.

Queste preoccupazioni sono state a vario titolo esposte al Sindaco Campisi dagli intervenuti, con la speranza di potere trovare una soluzione che possa in un momento difficile come questo, sospendere il provvedimento per lo sgombero degli alloggi popolari abusivamente occupati.

Il Sindaco Campisi, consapevole della delicatezza dell’argomento e sensibile alle preoccupazioni delle famiglie,  ha comunicato che è stata fissata, alle 9,30 del 24 aprile 2012, la riunione del Comitato di pubblica sicurezza presso l’Ufficio territoriale del Governo – Prefettura di Caltanissetta; riunione finalizzata a individuare criteri condivisi di pianificazione sulla problematica degli alloggi popolari occupati abusivamente e da assegnare agli aventi diritto (dalle comunicazioni verbali degli uffici, trattasi di 108 alloggi occupati), per chiedere una congrua proroga per trovare soluzioni a tale problematica che possa in qualche modo attenuare lo stato di disagio in cui si verrebbero a trovare  tante famiglie. Il tutto si è rimandato ad altra riunione.

IL CONSIGLIERE  COMUNALE

SERGIO AVERNA

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