Salute

“Salviamo il primo maggio. Chiudiamo i negozi”

Redazione

“Salviamo il primo maggio. Chiudiamo i negozi”

Dom, 03/04/2011 - 09:00

Condividi su:

Lavorare il primo maggio? E’ una bestemmia. E per salvare il simbolo di cui la giornata è portatrice, Sinistra ecologia e libertà lancia una campagna per preservare la giornata da ogni trasformazione. “Le trasformazioni sociali- scrivono infatti dal coordinamento provinciale- e il mutamento delle abitudini hanno portato al progressivo abbandono delle tradizionali forme di celebrazione del “Primo Maggio”. Oggi sono le ragioni del consumo a prevalere ed occorre interrogarsi sul significato del “Primo Maggio”, del perché i disoccupati sono drammaticamente in crescita e del perché chi ha un lavoro rischia di perderlo. Il novecento ci ha visto conquistare diritti e tutele che nel ventunesimo secolo ci stanno a poco a poco togliendo.  Stiamo entrando in una fase di trasformazione  del welfare nella quale si stanno svalutando il lavoro e i lavoratori. Abbiamo visto in questi ultimi anni come i manager, i dirigenti di azienda e i titolari d’impresa hanno cercato di mantenere e qualche volta aumentare i loro profitti a discapito dei lavoratori, che pur di salvaguardare il loro lavoro hanno dovuto perdere la propria dignità rinunciando sia al tempo libero che  a parte del salario. Lo vediamo anche ai giorni nostri con la FIAT e il “modello” Marchionne che di modello non ha un bel niente; è un sistema che da tempo attua la maggior parte degli  imprenditori meridionali, con l’utilizzo di contratti part-time con salario, tredicesima  e ferie ridotti rispetto alla busta paga e ore di lavoro straordinario non retribuite”.  I dirigenti di Sel credono “che il rispetto della dignità dei lavoratori e del lavoro ci tocchi tutti trasversalmente, come cittadini della Repubblica Italiana. La disparità accentua solo il rischio di svuotare di significato una festa conquistata con il sangue. Per questo riteniamo che vada data una risposta chiara, univoca e inequivocabile”. Ecco perciò la proposta: “Per questo abbiamo invitato tutti i sindaci della provincia a determinarsi affinché il primo maggio, a partire da quest’ anno, tutti gli esercizi commerciali restino chiusi. Oggi in tutta la provincia di Caltanissetta, e speriamo al più presto nel territorio  regionale e nazionale, lanciamo l’iniziativa “Il primo maggio festa di tutti i  lavoratori – Chiusura degli esercizi commerciali” perché i lavoratori devono  riappropriarsi della loro dignità, perché la festa dei lavoratori abbia un senso e sia di tutti i lavoratori”.