Salute

Sel Caltanissetta: “No a discarica di esseri umani a Pian del lago”

Redazione

Sel Caltanissetta: “No a discarica di esseri umani a Pian del lago”

Gio, 31/03/2011 - 19:58

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La tendopoli in fase di allestimento a Pian del lago

Anche la sezione nissena di Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo Peppino Impastato contesta la scelta del governo di collocare una tendopoli a Pian del lago, nell’area dove sorge il Cpt, per accogliere parte degli immigrati che vengono trasferiti in queste ore da Lampedusa.”Non ci deve essere – dicono i coordinatori – una discarica di essere umani a Pian del Lago. Dopo lo show mediatico imbonitore del presidente del Consiglio a Lampedusa, nel corso del quale sono state promesse tante meraviglie, siamo in attesa di ulteriori e più rassicuranti esternazioni del sindaco di Caltanissetta”. Nella nota i coordinatori di Sel Caltanissetta criticano il fatto di considerare gli extracomunitari “soltanto un problema economico e di ordine pubblico”. “Il recente intervento del presidente dell’ARCI – dicono – che ci sentiamo di condividere ha sbugiardato una visione molto parziale della “questione immigrati”, che non può essere letta soltanto secondo pregiudizi e retro pensieri che sembrano animare le notti insonni del nostro sindaco. Per quanto riguarda l’ordine pubblico non ricordiamo fatti di cronaca che possano indurci alla paura ed alla previsione di sciagure e cambi di clima della nostra tranquilla cittadina, che ha già ospitato in passato numerosi extracomunitari quando il centro di Pian del Lago era interamente disponibile . Ed allora qual è il problema? Innanzitutto  vogliamo capire come verranno ospitati i circa 400-500 immigrati provenienti da Lampedusa. In quali condizioni verranno temporaneamente ospitati? Pensiamo certamente meglio della enorme discarica di essere umani realizzata  a Lampedusa da un governo incapace di programmare un minimo di interventi prevedibili da almeno un mese. Poi, saranno rispettate tutte la condizioni al contorno perché sia assicurata una vigilanza adeguata? Vogliamo inoltre capire quale strategia è stata pensata per definire un minimo di programma che aiuti a fronteggiare il problema immigrazione di massa, che la  guerra scoppiata in Libia sembra annunciare come epocale. Ecco questi sono i problemi che il nostro caro sindaco dovrebbe porsi e porre soprattutto al suo partito di riferimento ed al governo nazionale”.

Sel Caltanissetta mette anche in guardia contro il rischio “di dare un’immagine distorta e mediocre della nostra città che non è certamente razzista e che ha dimostrato di saper convivere da anni con etnie e culture diverse dalla nostra” ed invita io primo cittadino a chiedere “garanzie di fondi e strutture con le quali governare l’emergenza”.

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