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Delia. Sabato 25 marzo al Teatro Don Bosco c’è il memorial “Gesù per le strade di Delia “Ce l’hai 20 centesimi?”.

Redazione 1

Delia. Sabato 25 marzo al Teatro Don Bosco c’è il memorial “Gesù per le strade di Delia “Ce l’hai 20 centesimi?”.

Ven, 24/03/2017 - 16:45

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DELIA. Francesco Ferrante sarà il personaggio chiave del memorial: Gesù per le strade di Delia “Ce l’hai 20 centesimi?”. Francesco, noto come “Franco l’onorevole”, perse la vita nel tragico incidente stradale del 27 febbraio scorso a circa un chilometro da Delia. La pièce tetrale, scitta da dall’arciprete di Delia, don Carmelo Carvello, andrà in scena il 25 marzo alle ore 19,00 al teatro oratorio Don Bosco di Delia, con il patrocinio del comune. <Francesco era diventato per me uno di famiglia – dice don Carmelo con le lacrime agli occhi. Da tempo avevamo preso l’abitudine di fare colazione insieme. E’ come se mi fosse morta una persona cara>. Don Carmelo fa fatica a parlare. <Ho cominciato da subito a sentire la sua mancanza – racconta con un filo di voce. All’indomani della sua morte ho cominciato a stare male. Ho capito che mi mancava il Gesù che c’era in lui. Mi mancava il racconto delle sue storie quotidiane. Come quella volta che degli sconosciuti lo assalirono per rubargli i soldi raccolti chiedendo l’elemosina. Venne in parrocchia un mese prima dell’incidente. Me lo vidi di fronte che piangeva. Pareva un Cristo insanguinato>. Appare provato don Carmelo mentre continua il suo racconto. <Da quando è morto non faccio che pensare a lui – dice. Piango spesso. Non riesco più a dimenticarlo. E’ normale mi hanno detto. La perdita di una persona cara si manifesta con il pianto, forse ti può essere d’aiuto raccontare i momenti belli che ricordi di Franco>. <Ecco, l’idea del memorial è nata così – dice don Carmelo>. Ho quindi immaginato che una psicologa potesse fare da filo conduttore al racconto, partendo da alcune domande per niente scontate. Chi era veramente Francesco?. Era davvero matto o fingeva di esserlo? Perchè chiedeva sempre 20 centesimi? Per dare una risposta a queste sue domande interroga diversi personaggi locali. Un assessore comunale, un parroco, un assistente sociale. Per snodare la vicenda umana di Francesco interroga pure un barista, un operaio, un autista. Ogni colloquio però si conclude con la comparsa in scena di Franco che tende la mano cosi come era solito fare da vivo, pronunciando la frase <mi dai 20 centesimi?”. Sono Gesù, se mi dai 20 centesimi ti rivelo un segreto che ti aiuterà a fare bene il tuo lavoro, il tuo dovere>. Al prete – in particolare – chiede, <ma lei aiuta i poveri?>. <Si – risponde il sacerdote – abbiamo la contabilità …>. <La contabilità la butti nell’immondezzaio – risponde Franco – non serve a niente. E’ il volto del povero il vero tesoro. I tuoi tesori, Signore, sono i poveri di questa terra>. <Francesco è forse Gesù che parla alla gente, per le strade di Delia? – si chiede don Carmelo. Si, è Gesù che è morto in Francesco – risponde. Ma è presente, è in mezzo a noi. Cerchiamo di riconoscerlo ed accoglierlo>. <Ci è sembrato doveroso patrocinare il memorial di don Carmelo Carvello scritto per ricordare Francesco – ha detto da parte sua il sindaco Gianfilippo Bancheri. Franco era una persona notoriamente gentile e mai aggressiva. Salutava sempre augurando il buongiorno prima di chiedere i suoi 20 centesimi. Un gesto che si è trasformato quasi nell’emblema di una vita anticonvenzionale. Credo che Francesco si sia già guadagnato un posto nella mente della gente>.

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