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San Cataldo, workshop “Le società prosperano quando la dignità e i diritti di tutte le persone sono rispettati”: organizzato da Etnos

Redazione

San Cataldo, workshop “Le società prosperano quando la dignità e i diritti di tutte le persone sono rispettati”: organizzato da Etnos

Mer, 16/03/2016 - 17:06

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20160316084755SAN CATALDO – Martedì 15 marzo scorso si è svolto presso il RistoSolidale Un Posto Tranquillo di San Cataldo il primo workshop “Le società prosperano quando la dignità e i diritti di tutte le persone sono rispettati” promosso e organizzato dalla Cooperativa Sociale Etnos con la collaborazione dell’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali.

Il workshop è stato programmato in occasione della Giornata Mondiale del Servizio Sociale, e ha visto la partecipazione del presidente dell’ ordine professionale dott. Giuseppe Graceffa, oltre che l’intervento del dott. Fabio Ruvolo presidente della cooperativa nissena, della dott.ssa Rosalba Turrigrossa e dell’Avv. Maria Giovanna Floridia. I diritti umani e la figura dell’ assistente sociale al centro di questa giornata formativa dalla forte vocazione conviviale. << L’assistente sociale è una figura nobile- ha affermato Ruvolo durante il suo intervento- che lavora sulla persona e con la persona per raggiungere il benessere individuale e collettivo. Dopo dieci anni di attività della cooperativa Etnos, ci siamo resi conto che il lavoro è la miglior forma di riabilitazione e inclusione sociale, superando la logica dell’assistenzialismo e mettendo la valorizzazione della persona al centro del nostro intervento quotidiano>>.

La giornata di formazione è stata anche un momento di forte condivisione dei valori e delle nuove prospettive dell’Ordine Professionale, che nella persona del suo presidente dott. Graceffa ha affermato con forza che << da soli non si va da nessuna parte, bisogna superare le logiche che ci vedono separati  e a volte deboli nell’ affermare i nostri diritti professionali. Ho esperienza di quasi 40 anni di lavoro sul campo presso il Comune di Agrigento e so cosa vuol dire essere tutore di 350 minori stranieri non accompagnati e conosco le emergenze che la nostra Terra patisce ogni giorno. La politica ci deve ascoltare, ma noi dobbiamo fare fronte comune e farsì che la nostra dignità professionale e le nostre competenze peculiari siano riconosciute. E ciò può essere fatto grazie al dialogo anche con le realtà del privato. Dobbiamo fare in modo che il lavoro, la libertà e l’autodeterminazione diventino un diritto per tutti.>> Proprio i diritti da un punto di vista legislativo sono stati il tema principale della relazione dell’ avv. Floridia, che ha illustrato come nel corso della storia, così come in molte Nazioni del Mondo, i diritti riconosciuti e affermati siano in fin dei conti universali. Diritto al lavoro, al benessere alla libertà nelle varie Carte dei diritti sono una costante, ma sono spesso inapplicati e traditi nella realtà. 
<<Questo workshop è stato il primo di un percorso formativo articolato che vedrà un ricco calendario di incontri, che mira in primis al benessere della persona e nello specifico dell’assistente sociale, – ha spiegato la dott.ssa Turrigrossa promotrice all’ interno della cooperativa Etnos del progetto di formazione rivolto agli assistenti sociali- per arrivare all’ altro dobbiamo stare bene con noi stessi. Al primo posto ci deve essere il nostro benessere e la formazione continua ci può aiutare ad assumere conoscenze e strumenti adeguati per affrontare la complessità della società contemporanea e delle problematiche ad essa correlate. Infine, la condivisione e il confronto, punti chiave delle giornate di formazione Etnos, che si terranno nei prossimi mesi, possono arricchire il percorso umano e professionale di ognuno di noi>>.
Alla fine della giornata il gruppo di lavoro ha stilato una Carta dei “Diritti negati nella professione dell’assistente sociale”, grazie al supporto della dott.ssa Muscò, psicoterapeuta della Cooperativa Etnos, che sarà inviata all’ Ordine Professionale con l’obiettivo di proporre l’attuazione di misure concrete volte sanare i diritti negati. Tra questi: mancanza di autonomia nelle scelte lavorative, di organizzazione dei servizi e negazione d’espressione lavorativa oltre che il mancato riconoscimento del proprio ruolo professionale e del diritto ad una formazione mirata alla concreta gestione dei servizi e alla conoscenza di nuove ambiti lavorativi.

Per chi fosse interessato al calendario degli eventi formativi e alla relativa partecipazione può consultare il sito www.cooperativaetnos.it, la pagina facebook della cooperativa Etnos oppure inviare un email a info@cooperativaetnos.it.

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