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Salvaguardare la Corte d’Appello: ipotesi accorpamento con Agrigento. Tutti concordi nel convegno al Margherita

Redazione

Salvaguardare la Corte d’Appello: ipotesi accorpamento con Agrigento. Tutti concordi nel convegno al Margherita

Dom, 28/06/2015 - 01:05

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IMG_0622CALTANISSETTA – Tutti uniti, concordi e compatti: salvaguardare la corte d’Appello di Caltanissetta. Il teatro Margherita per il dibattito Giustizia e Territorio”, riferito alla salvaguardia della Corte d’Appello del capoluogo nisseno, ha registrato il tutto esaurito: assiepati i deputati nazionali e regionali, i vertici amministrativi e della magistratura del Distretto di Corte d’Appello, i sindaci provenienti anche dalle province di Enna e Agrigento, avvocati e vertici dell’Ordine forense del distretto, consiglieri comunali e presidente dei civici consessi del capoluogo e di diversi centri della provincia e del centro Sicilia. Evidente e rilevante la presenza di David Ermini, responsabile nazionale Giustizia del PD. Ricordiamo che la riforma della geografia dei distretti giudiziari prevede la soppressione in prima battuta di almeno cinque corti d’appello, tra cui quella nissena. In seconda battuta l’ipotesi è quella di una sola Corte d’Appello per Regione.

Ermini ha dichiarato: “Nell’ottica del Governo che vorrà rivedere certamente la geografia giudiziaria, credo che su Caltanissetta si possa ragionare affinché continui a svolgere il suo ruolo di cerniera tra Sicilia orientale e occidentale, visto che la risposta alla criminalità organizzata è stata ed è attenta ed efficace. Spero di tornare con notizie buone non credo che entro il 15 dicembre possa accadere qualcosa, posso garantire che tutti sarete ascoltati e le proposte emerse saranno portate all’attenzione del Ministro e del Parlamento, sia che si provveda con una legge delega o con un articolato. L’impegno lo posso garantire”.

Tra gli impegni o per meglio dire le proposte assume preminenza quella che ipotizza l’accorpamento dei territori della provincia di Agrigento, limitrofi alla provincia nissena, nel distretto di Corte d’Appello di Caltanissetta. In seconda battuta anche l’accorpamento del capoluogo Agrigento.

Rilevante tra i tanti interventi quello di Giovanbattista Tona, consigliere in Corte d’Appello: “La proposta è stata elaborata e adesso è un progetto, c’è alle spalle un lavoro di studio e comparazione che ha verificato il numero di procedimenti con cui la corte d’appello si farebbe carico, accorpando i territori, e in base ai tempi medi di definizione della nostra Corte, più brevi di altre della Sicilia e non solo. Con un adeguamento di organico non oneroso saremmo in grado di assorbire questo altro contenzioso e consentire la riduzione dei tempi dei procedimenti per la popolazione residente nella provincia di Agrigento, che oggi deve ricorrere in appello a Palermo, dove c’è una Corte molto più congestionata, non in condizione di rispettare la tempistica che rispettiamo noi. Inoltre così la Corte di Palermo, sgravata, potrà dedicare più tempo al lavoro residuo e ciò porterebbe un vantaggio alla popolazione residente nei territori che rimarranno nel distretto palermitano”.

Il capogruppo di Ncd-Area popolare in commissione Giustizia della Camera, il deputato nisseno Alessandro Pagano (NCD), ha sottolineato: “La Corte d’Appello di Caltanissetta va salvaguardata. Quanto a efficienza e a qualità, in una zona in cui tra l’altro c’è il tasso percentuale di criminalità minorile più alto in Sicilia, la sede di Caltanissetta si pone tra le più virtuose d’Italia. Per questo mi batterò in Parlamento per mantenere vivo questo fondamentale presidio di legalità. I dati sulla qualità dell’indice di ricambio dei procedimenti civili e penali che dimostrano una sostanziale continuità dell’efficienza della Corte, come tra i primi in valore assoluto. Se, quindi, il problema riguarda soltanto le ridotte dimensione della Corte, anticipo già che interverrò tempestivamente in commissione Giustizia con una proposta a mia firma per l’ampliamento del Tribunale di Agrigento a Caltanissetta, rispetto all’attuale situazione che lo vede accorpato alla Corte di Palermo. Una operazione in linea con la stessa necessità di risparmio economico come previsto dalla programmazione del Def. I risparmi che si avrebbero da questa razionalizzazione, infatti, sommato alla decongestione del Trbunale metropolitano di Palermo produrrebbero un effetto ulteriormente virtuoso per la Corte d’Appello di Caltanissetta che sul piano sociologico, come ricordato da tutti i giudici intervenuti e dallo stesso David Ermini, è una questione che riguarda non solo il territorio nisseno ma l’intero Paese”. (Foto di Radio CL1)

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