Salute

Registro tumori: ecco i dati fino al 2009. Casi in aumento a Gela e nel Vallone

Redazione

Registro tumori: ecco i dati fino al 2009. Casi in aumento a Gela e nel Vallone

Ven, 15/02/2013 - 10:03

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CALTANISSETTA – Oltre tremilasettecento nuovi casi di tumori nel triennio che va dal 2007 al 2009, una maggiore diffusione della malattia tra gli uomini e percentuali da attenzionare nella zona di Gela e nei paesi del Vallone. Sono questi i dati emersi nel corso della conferenza stampa indetta ieri dal direttore scientifico del Centro Tumori e Stili di Vita positivi Sezione provinciale del Registro Tumori di Ragusa e Caltanissetta, Paolo La Paglia, che ha anticipato i risultati dei tre anni di ricerca condotti sul territorio e che verranno diffusi tra la popolazione nel corso del convegno che si terrà domani alle 9.30 nella sala conferenze di Villa Barile. Questi i dati nello specifico: 3788 nuovi casi, tra cui 2084 uomini  1704 donne; il tasso grezzo di incidenza è di 530 casi ogni 100 mila abitanti per gli uomini e 402 per le donne; 388 morti tra i malati tumore uomini e 272 tra le donne; tra gli uomini i tumori più diffusi sono quelli al polmone (19 per cento), prostata (16 per cento), ematologici (16 per cento), colon-retto (13 per cento) e vescica (7.5 per cento), tra le donne invece ai primi cinque posti sono stati rilevati i tumori alla mammella (26 per cento), colon-retto (15 per cento), ematologici (13 per cento), collo dell’utero (5.50 per cento) e tiroide (5 per cento); il tasso di incidenza risulta maggiore tra le donne fino a 54-55 anni mentre negli uomini a partire dai 55 anni. “Nel 2008 – ha dichiarato il dottore La Paglia –  insieme all’ex assessore provinciale Gianluca Miccichè, oggi deputato dell’Udc, siamo riusciti ad ottenere un finanziamento da parte della Provincia per questo progetto innovativo che ha visto da una parte l’istituzione del Registro Tumori e dall’altra l’avvio di una campagna di sensibilizzazione in tutte le scuole per l’adozione di stili di vita sani. Abbiamo già stipulato una convenzione con l’Istituto Superiore della Sanità grazie al quale questi dati verranno poi utilizzati e correlati a determinati fattori di rischio. Gli stessi dati in marzo saranno pubblicati dall’Airtum. Con questo progetto siamo riusciti a colmare anni di ritardo della nostra provincia su questo fronte ed entro il 2013 saremo in dato di fornire i dati del triennio 2010/2013”.

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