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Caltanissetta e le sue bellezze: il rollò nisseno, gioiello dolciario dal cuore di ricotta

Redazione

Caltanissetta e le sue bellezze: il rollò nisseno, gioiello dolciario dal cuore di ricotta

Ven, 08/08/2025 - 10:35

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Caltanissetta non è soltanto storia, arte, panorami e spiritualità. In questo nostro viaggio alla scoperta delle sue bellezze, oggi cambiamo registro – ma non intensità – e ci lasciamo guidare dai profumi, dai sapori e dalle tradizioni della sua tavola. Perché anche un dolce può raccontare l’identità di un territorio. E se c’è un dolce che, più di altri, rappresenta l’orgoglio della pasticceria nissena, quello è il rollò di ricotta, autentica eccellenza locale, conosciuta e amata in tutta la Sicilia.

Non è legato ad alcuna festività particolare, non è figlio di un rito religioso o di un’usanza antica. Il rollò a Caltanissetta si mangia tutto l’anno, in ogni stagione e in ogni occasione. È un dolce che ha saputo conquistare le famiglie, le pasticcerie, le vetrine e i palati grazie alla sua semplicità solo apparente e alla sua struttura armoniosa, fatta di equilibri delicati tra dolcezza, morbidezza e profumi intensi.

Un’origine affascinante e moderna

Le sue origini, pur non documentate con precisione, sembrano collocarsi nei primi decenni del Novecento, in piena epoca di contaminazione gastronomica tra la tradizione siciliana e le influenze dell’alta pasticceria svizzera. Furono infatti i maestri elvetici Caflish, Caviezel e Greuter – giunti sull’isola tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo – a introdurre nuovi metodi di lavorazione, nuove materie prime e uno stile elegante che presto si radicò anche nella produzione dolciaria nissena.

Il rollò nisseno nasce probabilmente in questo clima, fondendo l’impianto classico del rotolo a spirale – tipico della pasticceria centroeuropea – con ingredienti profondamente locali, come la ricotta di pecora, la pasta reale (marzapane), il cioccolato fondente e la granella di pistacchio. È questo mix di cultura e territorio a renderlo unico, differenziandolo da ogni altro “rotolo” europeo.

Una ricetta che è un piccolo rito

La preparazione del rollò è lunga e meticolosa. Si comincia con un pan di Spagna soffice e profumato, arricchito da uova, zucchero, farina, mandorle, miele e cacao amaro. Una volta cotto, viene steso e farcito con un morbido strato di ricotta zuccherata, impreziosita da scaglie di cioccolato fondente. A rendere tutto più nisseno che mai ci pensa la pasta reale, spesso colorata di verde e lavorata a cordoncini decorativi.

Il momento più delicato? L’arrotolamento, che deve avvenire con estrema precisione per evitare rotture. Da qui il nome stesso del dolce, “rollò”, che deriva appunto dal verbo “arrotolare”. Una volta composto, il dolce viene ricoperto da una generosa ganache al cioccolato e guarnito con granella di pistacchio, in un connubio di colori e consistenze che conquista occhi e palato.

Un primato da Guinness

A confermare il legame profondo tra questo dolce e la città di Caltanissetta c’è anche un record ufficiale. Proprio qui, infatti, è stato realizzato il rollò più lungo del mondo, evento che ha permesso alla città di entrare nel Guinness dei Primati. Un gesto simbolico ma potente, che testimonia quanto questo dolce rappresenti un orgoglio cittadino, al pari di un monumento o di un’opera d’arte.

Il rollò nisseno è la quinta tappa della nostra rubrica “Caltanissetta e le sue bellezze”.
Perché la bellezza si può vedere, toccare… ma anche gustare. E oggi, più che mai, il nostro invito è a valorizzare – e a condividere – anche questo straordinario patrimonio gastronomico.

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