Dalla leggendaria salita americana della Pikes Peak alle curve amate di Capodarso, Simone Faggioli continua a scrivere la storia delle cronoscalate mondiali. Il campione toscano è diventato il primo italiano a vincere la Pikes Peak International Hill Climb, edizione 2025, dominando una gara resa ancora più difficile dal maltempo e da un tracciato accorciato.
Al volante della sua Nova Proto NP01 Bardahl, Faggioli ha fatto segnare il miglior tempo in assoluto, 3’37”196, precedendo piloti di fama internazionale come Romain Dumas. Un successo che lo consacra anche oltreoceano e che si aggiunge a un palmarès da leggenda.

Un re sulla Pikes Peak, un idolo a Caltanissetta
Se in Colorado ha toccato il cielo, è però a Caltanissetta che Simone Faggioli ha costruito il suo legame più affettuoso. Non è nisseno, ma per i tifosi locali è il beniamino assoluto del motorsport: amato, applaudito, atteso ad ogni edizione della Coppa Nissena, dove ha trionfato ben dieci volte.
Il suo primo successo lungo la salita di Capodarso risale al 2006. Da allora, Faggioli ha letteralmente dominato la scena nissena, stabilendo record, regalando spettacolo e conquistando il cuore degli appassionati. Ogni sua discesa dal camion al paddock è accolta come l’arrivo di un fuoriclasse in casa, e ogni suo trionfo è vissuto dai tifosi nisseni come una vittoria personale.

Un gesto che ha lasciato il segno
A testimonianza del profondo legame tra Faggioli e Caltanissetta, resta impresso nella memoria un gesto che fu molto apprezzato dall’ambiente sportivo nisseno. Nel 2022, in occasione del centenario della Coppa Nissena, Il Fatto Nisseno consegnò a tutti i piloti nisseni una toppa celebrativa dell’importante anniversario. Quel sabato, durante le prove, anche Simone Faggioli ricevette la sua. Nessuno poteva immaginare che, la domenica della gara, si sarebbe presentato al parco chiuso con quella toppa termosaldata sul petto della sua tuta da gara. Un gesto spontaneo, sentito, che fu motivo di grande orgoglio per la testata nissena e per l’intera città. Un piccolo simbolo, ma carico di significato: rispetto, gratitudine, appartenenza.
Campione globale, simbolo di eccellenza in salita
Con la recente impresa alla Pikes Peak – in condizioni climatiche estreme e contro avversari di altissimo livello – Faggioli conferma il suo status di fuoriclasse mondiale della velocità in salita. Il suo prototipo biturbo, la NP01 Bardahl, è stato perfetto, ma ciò che fa la differenza è il talento alla guida, l’esperienza e la capacità di leggere ogni curva come fosse una sinfonia.
Un legame autentico con la Coppa Nissena
La Coppa Nissena non è solo una delle più antiche e prestigiose gare italiane: è anche la gara dove Simone Faggioli ha costruito una parte fondamentale della sua leggenda. Il tracciato di Capodarso, con le sue curve veloci e la sua storia, si è rivelato terreno ideale per il suo stile di guida. Ogni edizione ha visto crescere l’affetto del pubblico, che lo ha adottato come uno di casa.
Faggioli è dunque un campione “globale” che ha saputo radicarsi nel cuore del pubblico nisseno, dando lustro a una gara storica e contribuendo a mantenerne vivo il prestigio. Dalla Sicilia alle Montagne Rocciose, il suo nome oggi è sinonimo di eccellenza, velocità e passione.