Salute

Provocò incendio nel Messinese, arrestato 59enne

Redazione 3

Provocò incendio nel Messinese, arrestato 59enne

Mar, 06/05/2025 - 09:12

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Un uomo di 59 anni è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Taormina quale responsabile dell’incendio che il 25 e 26 luglio 2023 ha interessato la zona di Taormina, Castelmola e Letojanni. L’accusa è di incendio boschivo aggravato dal grave danno ambientale e dalla determinazione di un pericolo per gli edifici. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Messina, su richiesta della procura. Le fiamme, che superavano i 3 metri di altezza, interessando un’estensione complessiva di 234 ettari, hanno distrutto e causato ingenti danni a coltivazioni e aree boschive e provocato il danneggiamento, oltre a fabbricati presenti nei terreni, anche di parti che lambivano l’autostrada A18, con la momentanea interruzione del tratto autostradale tra Roccalumera e Taormina. Secondo quanto emerso dalle indagini, il 25 luglio l’uomo avrebbe innescato l’incendio bruciando i terreni perché si rigenerasse nuova erba e poterli sfruttarli così per il pascolo, anche se i fondi non erano di sua proprietà ma solo limitrofi ai suoi possedimenti. L’indagato avrebbe invitato alcuni allevatori a condurre il bestiame nelle aree in questione, “avviando trattative per concedere le stesse, benché senza titolo alcuno, in cambio di somme di denaro per migliaia di euro”. In particolare, l’incendio del luglio 2023 era stato innescato nel comune di Taormina, in un’area che comprendeva un’intera collina dove erano presenti appezzamenti di terreno con annesse coltivazioni di privati, tra cui ulivi. Come emerso dalla indagine, durante le operazioni di appiccamento del fuoco, le fiamme si erano propagate in modo così rapido che l’indagato non sarebbe riuscito a spostare il suo camion, che è andato distrutto. A conferma dell’intenzione dell’indagato di sfruttare economicamente le zone distrutte dal fuoco, le indagini hanno fatto emergere come il 59enne avrebbe accompagnato alcune persone nei terreni di cui vantava la piena disponibilità aiutandoli a scaricare capi di bestiame affinché gli animali rimanessero lì per il pascolo. L’uomo, il 13 marzo, era già stato sottoposto a misura cautelare in carcere nell’ambito di una vasta operazione della Direzione distrettuale antimafia di Messina, per estorsione aggravata dalla fìnalità di agevolare l’associazione mafiosa. 

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