Millecinquecento studenti, docenti e dirigenti scolastici di tutta l’Italia sono radunati dal 30 gennaio al 3 febbraio per confrontarsi, nella spettacolare cornice del MiCo Centro Congressi di Milano, su un tema di scottante attualità qual è quello legato all’AI e alle sue applicazioni nel sistema educativo.
All’evento – definito dal prof. Luciano Floridi, ospite d’eccezione che ha tenuto il keynote di apertura, “unico al mondo” – è presente anche l’ITET “Rapisardi-Da Vinci” di Caltanissetta con gli studenti Alessia Lima (4 A TUR.), Benedetta Lumia (4 A AFM), Carlo Bennardo e Vincenzo Mosca (4 D ART.) e il prof. Salvatore Puglisi, docente di Tecnologie Informatiche. I ragazzi, veri protagonisti dell’evento, stanno vivendo quattro giorni in un ambiente moderno, accogliente e stimolante, perfezionando la capacità di confrontarsi, dibattere, imparare, ascoltarsi, conoscersi.
Fortemente voluto dal MIM nell’ambito dell’iniziativa “Scuola Futura”, il Next Gen AI Summit ha l’ambizioso obiettivo di adeguare al più presto il mondo della scuola ai cambiamenti che l’AI sta apportando al nostro mondo con una rapidità estrema.
Il summit, con una serie di convegni, workshop, laboratori, question & answer rappresenta, per il mondo della scuola in generale e per il “Rapisardi-Da Vinci” in particolare, un’occasione imperdibile di confronto su un tema destinato ad assumere rilevanza sempre maggiore: rendere il sistema scolastico nazionale ancora più innovativo e digitalizzato delineando percorsi verso un futuro educativo sostenibile in cui l’AI e l’uso di strumenti tecnologici avanzati possano contribuire a migliorare l’insegnamento e l’apprendimento nel rispetto dei principi etici e sociali. Gli argomenti di dibattito spaziano dalle discussioni più tecniche sull’AI, fino agli aspetti legali, passando per la sicurezza e la consapevolezza d’uso, senza mai perdere di vista il topic principale: come fare coesistere il mondo della scuola con l’AI.
Insomma alla NextGenAI si respira aria di futuro… e gli studenti del “Rapisardi-Da Vinci” non potevano certo non viverla!