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Caltanissetta, al carcere Malaspina è ancora festa con il progetto “Papà racconta il Natale”

Redazione 3

Caltanissetta, al carcere Malaspina è ancora festa con il progetto “Papà racconta il Natale”

Mer, 10/01/2024 - 19:43

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Forti emozioni questa mattina alla Casa Circondariale di Caltanissetta per la conclusione del laboratorio di scrittura creativa dal titolo “Papà racconta il Natale” con un momento di festa e di condivisione con i familiari dei detenuti.

Presenti anche gli insegnanti della scuola, i volontari e gli educatori.

Diversi incontri hanno preceduto l’evento di questa mattina con la realizzazione di un opuscolo che racchiude le storie di Natale. Storie reali di vite vissute, esperienze personali, alcuni ricordi emozionanti altri divertenti, favole inventate per l’occasione. Unico filo rosso che li lega è l’emozione del Natale.

“Seppur siamo al 10 gennaio e le festività natalizie si sono già concluse, per noi oggi qui è Natale – afferma il Prof. Andrea D’Amico, ideatore e guida del laboratorio – e non perché ci sono le musiche natalizie, Babbo Natale e i regali, ma perché oggi c’è la possibilità di un abbraccio in più, di una carezza in più, un momento in più per avere la famiglia unita, e per questo oggi è Natale”.

Alcune ore trascorse insieme, tra un panettone e qualche lacrima di commozione, hanno reso diversa questa mattinata, definita “oro” da chi anche quest’anno non ha potuto festeggiare con le famiglie.

Il laboratorio nasce dai progetti dell’Associazione OIKOS di Caltanissetta, con il presidente Dott. Piero Cavaleri, ed è inserito nell’ambito di assistenza alla genitorialità, partendo dai ricordi del passato, di quando si era figli, arrivando ad oggi ormai genitori.

Il Dott. Stefano Graffagnino, capo dell’area educativa afferma “Si vuole puntare sulla genitorialità nonostante la reclusione, la presenza del padre seppur in modalità diversa.

Il tempo della reclusione non è un tempo “perso”, ma può diventare un tempo e uno spazio di introspezione, riflessione e decisione. In questo ambito il presente progetto ha voluto cercare di far maturare un senso di responsabilità paterna costruendo una presenza diversa ma attiva, costante e interessata. Il carcere non può e non deve tagliare i rapporti familiari sani.

Si è cercato di smuovere animi e sentimenti a partire dall’esperienza della tenerezza del Natale per coinvolgere la riflessione e la presa di responsabilità nonostante la lontananza. È opportuno sottolineare che non si è vincolati dalla religiosità dell’evento, bensì alla comunione che il periodo offre a tutte le fedi e religioni”.

La Dott.ssa Giovanna Maltese direttrice e il Comandante di Reparto Marcello Matrascia hanno sottolineato la valenza educativa di questi laboratori e di questi momenti di condivisione assicurando che altri simili ve ne saranno in seguito.

Hanno inoltre ringraziato il Sindaco Roberto Gambino e il Comune di Caltanissetta per il contributo donato e le associazioni OIKOS, MOVI e IDEA per aver contribuito in modalità diverse e preziose. Un altro ringraziamento è stato fatto a tutto il corpo della Polizia Penitenziaria per la gestione dell’evento, agli addetti ai colloqui nella persona del Sovrintendente Aurelio Peregrino, ma soprattutto agli addetti ai corsi Assistente Capo Coordinatore Giuseppe Cassisi, Massimiliano Di Forti e Davide Crastonovo.

Un ringraziamento particolare a Don Francesco Bontà SDB e alla comunità dell’Oratorio Salesiano di San Cataldo, ai giovani e alle famiglie, che hanno contribuito alla raccolta dei regali e a tutto il lavoro di impacchettamento. A Don Francesco anche per la sua presenza amorevole e paterna durante gli incontri con il sostegno morale e umano.

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