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Verso le amministrative a Caltanissetta: le “ammiscate” natalizie della politica nissena

di Asterix

Verso le amministrative a Caltanissetta: le “ammiscate” natalizie della politica nissena

Lun, 18/12/2023 - 12:36

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Lo scorso fine settimana il letargico e soporoso inverno nisseno ha vissuto un inaspettato risveglio. Contraddicendo i soliti disfattisti che descrivono Caltanissetta come l’alcova della fine di ogni tempo umano, due eventi straordinari, avvenuti contestualmente, hanno, infatti, movimentato le scienze e le coscienze, proiettando la città in un inedito e rarissimo scenario high politics ed haute couture.
Il primo, la visita istituzionale (e politica) del Presidente della Regione al Consorzio Universitario prima ed all’hotel San Michele dopo.
Il secondo, l’evento culturale (e politico) della presentazione dell’ultima fatica letteraria di Attilio Bolzoni alla cripta della Cattedrale.
Entrambi gli eventi accomunati da un’unica chiave di lettura.
Il mondo accademico e culturale apre la porta, e prova ad accendere la luce dell’interno di una buia stanza, ove soggiorna un mondo politico alquanto interlocutorio e verosimilmente desideroso di illuminarsi con luce non propria.

Entrambi gli eventi caratterizzati dalla voglia implicita o esplicita di esprimere candidature a Sindaco della città più dimenticata d’Italia.
Entrambi gli eventi, ove decorso il salvifico folclore mediatico, le risposte agli interrogativi evocano solo una sontuosa libagione natalizia di “ammiscate siciliane” laddove, invece, sarebbero graditi sapori nitidi e maggiormente palatabili.
Dalla “ammiscata” di centro destra non è pervenuta la tanto attesa investitura al candidato sindaco, argomento invero neanche sfiorato dal Presidente, più utilmente occupato a sintetizzare l’azione di governo, assistito dalla sobria e silenziosa presenza dell’assessore alla sanità.
Della “ammiscata” di centro sinistra non si è ricavato molto di più. Tra vecchie presenze, prossime ai personaggi ed argomenti trattati dallo scrittore, riedite al ruolo di spettatori, e strali allo schieramento avversario da ex facenti parte, la chiarezza, invero, non l’ha fatta da padrone.
Sembrerebbe che la pandemia abbia cancellato cognizioni e memorie, e slatentizzato una orgogliosa confusione, ove solo una prelibata abbuffata natalizia di ammiscate variamente condite, permetterebbe, forse, di fare pace con la propria memoria.
Capodanno è prossimo tuttavia.
E con i migliori auspici speriamo di nutrirci con pietanze più comprensibili ai nostri semplici palati, e magari meno indigeste.

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