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Caltanissetta, il coordinatore di Forza Italia Marcello Caruso: “Abbiamo le caratteristiche per esprimere un sindaco”

di Ivana Baiunco

Caltanissetta, il coordinatore di Forza Italia Marcello Caruso: “Abbiamo le caratteristiche per esprimere un sindaco”

La cronaca di un sabato prenatalizio della visita del presidente Schifani in città, tra incontri pubblici e pranzi privati
Dom, 17/12/2023 - 22:47

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E’ stato cauto Marcello Caruso coordinatore regionale del partito di Berlusconi dinnanzi alla platea che ha incontrato sabato pomeriggio a Caltanissetta insieme al presidente della Regione Renato Schifani, sul tema amministrative e candidature. “Noi siamo un partito che sappiamo stare al gioco di squadra, staremo insieme a tutti i partiti della maggioranza e delle liste civiche ad interrogarci quale sarà il percorso più idoneo per potere dare a questa città la migliore amministrazione possibile. -ha detto- Ma che non venga nessuno a dirci che noi non abbiamo le caratteristiche per poter rappresentare con la nostra forza, con la nostra classe dirigente anche la possibilità di contribuire se sarà il caso anche in prima persona a questo percorso.”

Marcello Caruso

La storia ha inizio qualche ora prima. Quando in mattinata il presidente della regione in visita in città ha scelto e non a caso, di partecipare alla presentazione dell’offerta formativa del consorzio universitario invitato dal presidente Walter Tesauro. I più si aspettavano discorsi politici e un endorsment nei confronti del presidente Tesauro candidato in pectore di Forza Italia. Dalle parole di Marcello Caruso nel pomeriggio nella sala convegni dell’Hotel San Michele è arrivata invece un’ apertura e un gesto di distensione nei confronti degli alleati. La distensione era d’obbligo dopo che in mattinata nell’aula magna del consorzio due sedie sono rimaste vuote. Quelle riservate a due deputati Nuccio Di Paola del Movimento Cinque Stelle e Giuseppe Catania di Fratelli D’Italia. Assenza strategica quella di Catania che ha utilizzato la famosa teoria di Morettiana memoria: “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?” La sedia vuota ha fatto rumore. Tutti a dare un’interpretazione al gesto. Ufficialmente l’impegno concomitante era quello degli auguri di Natale al comitato cittadino del partito, la conseguenza, che nessun meloniano era presente. Un chiaro segnale agli alleati, ovvero se incoronazione a candidato sindaco ci fosse stata i meloniani non vi avrebbero preso parte. Certo in un luogo istituzionale come il palazzo dell’università sarebbe stato improbabile. A volte la politica, viaggia più sui non detto, sui gesti, le azioni piuttosto che sulle parole. I famosi silenzi che parlano. Il momento politico è stato nel pomeriggio.

Michele Mancuso

Li nella sala rossa dell’Hotel San Michele si è consumato anche un altro passaggio. Il deputato di Forza Italia Michele Mancuso che ha organizzato la visita del presidente in città, presa la parola per una seconda volta dopo il coordinatore regionale Caruso, ha sottolineato come Forza Italia in fatto di numeri è il primo partito. Ha ribadito che il primo dei non eletti alle regionali ha preso più voti dei due deputati eletti negli altri partiti. Insomma se è vero com’è vero che i numeri in politica contano più di ogni altra cosa, il messaggio agli alleati pare sia stato chiaro. In una sorta di gioco delle parti chi accende il fuoco e chi lo spegne. Ma c’è un altro dato. Fratelli D’Italia ha chiesto al tavolo della coalizione un accordo complessivo su Gela che andrà ad elezioni insieme al capoluogo. Dunque se così è, la questione si fa più complessa. Perché su Gela c’è la variabile Lucio Greco fresco di incontro a Taormina con Tajani nella speranza di ri candidatura in quota azzurra. Tuttavia Forza Italia più di un sindaco non può pretendere. Poi c’è da vedere come si posizioneranno i partiti più piccoli che in un eventuale ballottaggio potrebbero fare la differenza da Noi Moderati di Massimo Dell’Utri eper arrivare alla Lega che al momento pare avere una lista pronta con non poca fatica. Tutto può cambiare se e quando si voterà alle provinciali.

E poi c’è stato il pranzo per 15 eletti tra i quali l’ex ministro Salvatore Cardinale seduto accanto a Giancarlo Cancelleri neo adepto azzurro. L’altro pezzo della famiglia Cancelleri, Vincenzo è lo sponsor principale di Salvatore Licata leader di Orgoglio Nisseno. Salvatore Licata ieri mattina era presente al consorzio universitario per un saluto al presidente Schifani e se Caruso il pomeriggio ha detto che il partito apre ai movimenti civici, due più due dovrebbe fare quattro. Tra un brindisi e l’altro al presidente Schifani, tra un gamberone rosso di Mazara e un piatto di busiate al pesto di pistacchio, si è parlato del tema caldo della nomina dei direttori generali delle asp, pare che il presidente non sia intenzionato a rinviare ulteriormente le nomine rispetto alla data del 31 di Gennaio stesso giorno del voto finale della finanziaria. Per i cultori del tema Policlinico. Incontro a margine della covention politica con Cataldo Salerno presidente della Kore, arrivato nel capoluogo per avere rassicurazioni che Enna non venga messa da parte dopo le dichiarazioni del rettore Midiri sullo spostamento di 200 posti letto a Caltanissetta. Il motto è stato: “Nessuna guerra con Enna ma collaborazione.”

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