CALTANISSETTA. Con la Deliberazione n. 92 di ieri, la giunta comunale, in base alla legge n. 234 del 30 dicembre 2021 e alla legge regionale n. 13 del 25 maggio 2022, ha adeguato i compensi degli amministratori locali a partire dallo scorso mese di luglio. Parametrandoli, così, al trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni, in relazione alla popolazione residente risultante dall’ultimo censimento ufficiale che, per la città di Caltanissetta, al 31 dicembre 2022, risulta essere di 59.957 abitanti.
Un adeguamento che, come stabilito dal Decreto dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica n. 260 del 30 giugno 2023, per il triennio 2022/2025 è a carico della Regione.
In particolare l’art. 1, commi 583, 584 e 585, della legge 234, stabilisce che: a decorrere dall’anno 2024, l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario è parametrata al trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni, in relazione alla popolazione risultante dall’ultimo censimento ufficiale, nelle seguenti misure: a) 100 per cento per i sindaci metropolitani; b) 80 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti;
c) 70 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti; d) 45 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti; e) 35 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti; f) 30 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti; g) 29 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti; h) 22 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti; i) 16 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti.
Inoltre, in sede di prima applicazione, il comma 584 della suddetta legge stabilisce che: l’indennità di funzione di cui al comma 583 è adeguata al 45 per cento nell’anno 2022 e al 68 per cento nell’anno 2023 delle misure indicate al medesimo comma 583. A decorrere dall’anno 2022 la predetta indennità può essere altresì corrisposta nelle integrali misure di cui al comma 583 nel rispetto pluriennale dell’equilibrio di bilancio.
Mentre il comma 585 della legge 234/21 stabilisce che: le indennità di funzione da corrispondere ai vicesindaci, agli assessori ed ai presidenti dei consigli comunali sono adeguate alle indennità di funzione dei corrispondenti sindaci.
“L’adeguamento delle indennità, che fino alla fine del 2025 è a carico della Regione, è una misura dettata dal governo nazionale e, se non ci fossimo adeguati nei tempi previsti dalla legge, poteva andare a gravare in futuro sulle casse comunali – dichiara il Sindaco di Caltanissetta. In base a quanto è stabilito dalla legge – prosegue – potevamo adeguare i compensi già dal primo gennaio 2022, ma abbiamo rimandato per tutto questo tempo per cercare di trovare una soluzione alternativa che potesse evitare questo incremento – continua Roberto Gambino.
Però, tutte le soluzioni che ci sono state prospettate, rischiavano un domani di caricare queste somme sul nostro Comune invece che sulla Regione. Per questo motivo abbiamo deciso, per rimanere fedeli ai nostri ideali, che, in un periodo storico segnato da grandi difficoltà per le famiglie, proprio mentre da Roma arriva una stretta sul reddito di cittadinanza, una scelta di buon senso sia quella di creare un fondo da utilizzare per progetti di pubblica utilità da destinare alla città. Pertanto – conclude il primo cittadino – io, gli assessori e il Presidente del Consiglio comunale abbiamo optato per le restituzioni su tale fondo, così come abbiamo sempre fatto negli ultimi anni.”

