Salute

Caltanissetta e l’approvazione del bilancio. In attesa della fatidica dichiarazione: “Per amore della Città…”

Sergio Cirlinci

Caltanissetta e l’approvazione del bilancio. In attesa della fatidica dichiarazione: “Per amore della Città…”

Gio, 27/07/2023 - 12:53

Condividi su:

Lunedì 31 Luglio alle ore 20:00, si terrà presso la Sala Consiliare del Palazzo Municipale, una seduta del consiglio comunale, che quasi sicuramente proseguirà il giorno dopo, 1 Agosto, con il seguente ordine del giorno:
Proposta di deliberazione n. 54 del 06.07.2023: “Approvazione documento unico di programmazione (DUP) triennio 2023-2025 (art. 170, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000)”;
Proposta di deliberazione n. 55 del 06.07.2023: “Approvazione dello schema del bilancio di previsione 2023/2025 e relativi allegati”.
Mercoledì 2 Agosto altro consiglio comunale con il seguente ordine del giorno:
Proposta di deliberazione del Consiglio Comunale n. 43 del 08.06.2023 avente ad oggetto:
“Approvazione della relazione sulla gestione al rendiconto dell’esercizio finanziario 2022 e dello schema di rendiconto 2022”.
Il bilancio comunale, ricordo brevemente, è l’insieme dei documenti che regola l’attività economica e finanziaria dell’amministrazione comunale. In sintesi è la gestione delle entrate e delle spese di un comune nel corso di un anno solare. Il nostro consiglio comunale è composto da 24 consiglieri, 14 tra i banchi dell’opposizione e 10 del M5S, ex maggioranza. Dare per scontato che tutti saranno presenti, in presenza o da remoto, penso debba essere ovvio e scontato, ma purtroppo ormai abbiamo visto che per alcuni consiglieri l’essere presente è un’eccezione, non la regola. I freddi numeri dicono che l’approvazione del bilancio potrebbe essere a rischio, quanto meno in prima convocazione, ma i numeri spesso in politica, anzi in aula non sono sempre così certi. Nel caso del bilancio, non è la prima volta né sicuramente l’ultima, subentrano tanti fattori esterni ed interni, reali o presunti tali, di facciata o di comodo. Partendo dal presupposto che i consiglieri agiscono nell’esclusivo interesse della città, un bilancio, qualsiasi esso sia, se ben formulato dovrebbe ricevere l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio, cosa impossibile visto e considerato che l’opposizione, quando di opposizione autentica ed effettiva si tratti, non condividendo l’azione amministrativa del sindaco e della sua giunta, non può che contestare e bocciare. Ma fin quanto si discute su passaggi non condivisi, il ragionamento e le scelte sul votare a favore o contro ci può stare tutto, l’opposizione infatti dovrebbe esercitare il suo ruolo con coerenza contestando quello che non ritiene, a suo giudizio, corretto e nel caso votare per la bocciatura del documento. Ovviamente la parte che sostiene la giunta difficilmente avrà da obiettare qualcosa e richiamerà l’opposizione a votare a favore appellandosi ai più disparati appelli alla “responsabilità politica”.

Altra cosa è quando dall’opposizione arriva qualche voto favorevole, pur riconoscendo criticità o altro. In questo caso si ricorre a varie e sofisticate sfumature per giustificare il proprio voto a favore. Si potrà puntare ad esempio sul discorso che la mancata approvazione del bilancio metterebbe a rischio concorsi, finanziamenti, servizi correnti ed essenziali, etc etc…e, dulcis in fundo, per colpire il cuore dei cittadini, l’immancabile frase “per amore della città”. Spero vivamente che questa espressione non venga usata, in molti potremmo seriamente accusare malori. Queste motivazioni, se prive di fondamento o se non superabili diversamente con altri accorgimenti, saranno le classiche arrampicate sugli specchi, inutili motivazioni solo per giustificare il proprio voto a favore, nel gergo però chiamasi “far da stampella”. Oltre al voto favorevole o contrario ci può essere l’astensione, pratica a cui il consigliere comunale dovrebbe appellarsi in rari e sporadici casi considerato che altro non vuol dire se non “io non mi esprimo, se ci sono i numeri passi”. Trattandosi di seduta di bilancio però, dunque di una seduta fortemente politica, l’astensione sarebbe difficilmente spiegabile e comprensibile soprattutto se si considera che qualora il numero dei voti astenuti dovesse essere pari ai voti favorevoli, la proposta non passerebbe comunque. Quindi, caro consigliere che pensi di astenerti per non dispiacere nessuno, sappi che sei stato eletto per decidere e per incidere con il tuo voto, positivo o negativo, astieniti su altro, ma non su una argomento di così vitale importanza per la città come il bilancio.
Cari consiglieri, sappiate che ascolteremo ogni vostro intervento e faremo tesoro delle vostre dichiarazioni di voto e presteremo molta attenzione alle assenze soprattutto quelle della seconda convocazione quando, la seduta può aprirsi con un numero di 10 e la proposta di delibera passare a maggioranza dei presenti.
Se tutta o parte dell’opposizione mancherà alla chiamata della seconda convocazione, vorrà dire che gli “assenti” avranno favorito l’approvazione del bilancio consentendo che i 10 consiglieri cinque stelle possano aprire e votarsi il bilancio.
Certo, questo però, per noi cittadini, sarà utile anche per capire, con largo anticipo, in quale tavolo vi andrete a sedere in pizzeria, ma attenzione, spesso le pizze, se non ben lievitate risultano indigeste. Ad Maiora

Pubblicità Elettorale