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Parigi sempre più eco friendly: in 7 anni è diventata la capitale delle bici

Redazione 2

Parigi sempre più eco friendly: in 7 anni è diventata la capitale delle bici

Dom, 09/10/2022 - 16:55

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Strade riservate alle scuole, abbonamenti a prezzi ridotti per il bike sharing con la prima mezzora di uso gratuito. E poi penalizzazione del traffico automobilistico, con limitazioni di velocita’ e aumento dei costi dei parcheggi. Parigi e’ l’esempio piu’ recente di come si possa rendere ciclabile una metropoli.

Dimostrando che non esistono citta’ inadatte alle bici ma Esistono citta’ dove si e’ lavorato per la mobilita’ ciclabile e citta’ che sono state abbandonate alle auto. La capitale francese non e’ certo una cittadina di provincia, dove il traffico e’ ridotto e bastano poche piste ciclabili. Parigi e’ una capitale europea, con milioni di abitanti, centinaia di migliaia di turisti, un hinterland vastissimo che gravita sul centro.

Il traffico e’ intenso, a volte caotico. Eppure, Parigi oggi e’ piena di biciclette, di piste ciclabili, di isole pedonali dove la gente passeggia, socializza e (per la gioia degli esercenti) consuma. In ogni angolo della Ville Lumie’re si puo’ noleggiare una bici col bike sharing. Le strade davanti alle scuole vengono chiuse alle auto quando gli studenti escono ed entrano, e i genitori li vanno a prendere a piedi o pedalando. Sono le cosiddette “Strade Scolastiche” Fino a pochi anni fa, le cose non stavano cosi’.

A Parigi ben pochi andavano in bici, le auto la facevano da padrone. Proprio come in tante citta’ italiane, Roma per prima. Ma dal 2015, la sindaca Anne Hidalgo ha cominciato a prendere una serie di misure a favore della mobilita’ ciclabile. E la citta’ gradualmente e’ cambiata. Manuel Massimo, direttore di Bikeitalia.it, il maggiore sito italiano sulla mobilita’ ciclistica, parla di “choc” nel rientrare a Roma dopo un viaggio a Parigi.

“Lo sviluppo della ciclabilita’ in questi ultimi anni e’ stato davvero impressionante”, scrive. E poi fa l’elenco dei provvedimenti adottati in sette anni dall’amministrazione Hidalgo. In primo luogo, ha disincentivato l’uso dell’auto. Il Comune ha stabilito di “ampliare le pedonalizzazioni; istituire i 30 chilometri all’ora in citta’; disincentivare gli spostamenti sui mezzi privati motorizzati, aumentando le tariffe di parcheggio (ora pagano anche le moto e gli scooter)”. Poi, continua Massimo, ha preso misure per promuovere la mobilita’ ciclistica: “Espandere il bike sharing metropolitano in modo capillare sul territorio e aprire al noleggio di ebike ed e-cargobike a costi accessibili. Sono gratis le corse fino a 30 minuti e l’abbonamento mensile al servizio e’ di 3,10 euro”. Parigi ha fatto ovunque le Strade Scolastiche.

Quindi ha favorito “gli spostamenti a piedi e in bicicletta con iniziative di formazione/informazione”. Sono state realizzate in citta’ “centinaia di chilometri di ciclabili, spesso destinando intere corsie alle bici”, sfruttando “la pandemia per velocizzare la realizzazione”. Rue de Rivoli era un’autostrada urbana: oggi e’ diventata una grande arteria di scorrimento ciclabile nel cuore della citta’. Si e’ provveduto a “mettere in sicurezza gli incroci con attraversamenti ciclabili e case avanzate (spazio riservato alle bici ai semafori n.d.r.)”, quindi ad “aprire le corsie preferenziali alle bici e ai monopattini”.

Infine, sono state create “strade verdi con ampie aiuole, che combattono le isole di calore e drenano l’acqua piovana, evitando gli allagamenti”. “Perche’ quello che ho visto a Parigi a Roma appare difficile, se non impossibile da realizzare sul fronte della ciclabilita’? – conclude il direttore di Bikeitalia.it -. Perche’ la Ville Lumie’re, contrariamente alla Citta’ Eterna, ha messo in campo, negli anni, una serie di iniziative che hanno creato un sostrato favorevolissimo per portare piu’ persone in bicicletta”.