Salute

Inail, crescono le denunce per infortunio da lavoro: 41,1%

Redazione 2

Inail, crescono le denunce per infortunio da lavoro: 41,1%

Mar, 30/08/2022 - 11:03

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Inail: +41,1% denunce infortunio in 7 mesi, -16% morti a 569

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di luglio sono state 441.451, in aumento del 41,1% rispetto alle 312.762 dei primi sette mesi del 2021 (+52,8% rispetto alle 288.873 del periodo gennaio-luglio 2020 e +16,6% rispetto alle 378.671 del periodo gennaio-luglio 2019). Le denunce con esito mortale sono state 569, 108 in meno rispetto alle 677 registrate nei primi sette mesi del 2021 (-16,0%), sintesi di un decremento delle denunce nel quadrimestre gennaio-aprile (-28,7%) e di un incremento nel trimestre maggio-luglio (+9,8%), nel confronto tra i due anni. Rispetto al periodo gennaio-luglio 2020 (716 decessi) si registrano 147 casi in meno, mentre nel confronto con il periodo gennaio-luglio 2019 (599 decessi) si rileva una riduzione di 30 decessi.

I dati rilevati al 31 luglio di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per i primi sette mesi del 2022 un incremento rispetto al pari periodo del 2021 sia degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 273.282 del 2021 ai 392.516 del 2022 (+43,6%), sia di quelli in itinere, occorsi cioe’ nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 23,9%, da 39.480 a 48.935. Nello scorso mese di luglio il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +38,8% nella gestione Industria e servizi (dai 265.499 casi del 2021 ai 368.545 del 2022), un -4,2% in Agricoltura (da 15.450 a 14.798) e un +82,7% nel Conto Stato (da 31.813 a 58.108). Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nella Sanita’ e assistenza sociale (+143,4%), nel Trasporto e magazzinaggio (+137,1%) e nelle Attivita’ dei servizi di alloggio e di ristorazione (+85,2%). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: piu’ consistente nel Sud (+58,1%), seguito da Isole (+54,3%), Nord-Ovest (+48,6%), Centro (+44,0%) e Nord-Est (+23,6%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+105,5%), la Liguria (+69,6%) e il Lazio (+66,6%). L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2022 e il 2021 e’ legato sia alla componente femminile, che registra un +67,1% (da 112.829 a 188.509 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +26,5% (da 199.933 a 252.942).

L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+44,1%), sia quelli extracomunitari (+28,8%) e comunitari (+23,6%). Dall’analisi per classi di eta’ emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la meta’ dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.

Per quanto riguarda i casi mortali, a livello nazionale i dati rilevati al 31 luglio di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorieta’ dei numeri, un incremento per i primi sette mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, solo dei casi in itinere, passati da 134 a 157, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 543 a 412. Il calo ha riguardato l’Industria e servizi (da 565 a 480 denunce), l’Agricoltura (da 76 a 68) e il Conto Stato (da 36 a 21). Dall’analisi territoriale emerge un incremento di 12 casi mortali nelle Isole (da 40 a 52) e un decremento di 78 casi al Sud (da 192 a 114), di 21 nel Nord-Ovest (da 169 a 148), di 12 nel Nord-Est (da 147 a 135) e di nove al Centro (da 129 a 120). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano la Toscana, il Veneto e la Sardegna (+7 casi mortali ciascuna), la Calabria (+6) e la Sicilia (+5). I maggiori decrementi, invece, sono in Campania (-30), Puglia (-24) e Abruzzo (-18).

Il calo rilevato nel periodo gennaio-luglio 2022 rispetto ai primi sette mesi del 2021 e’ legato sia alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 610 a 507, sia a quella femminile, che passa da 67 a 62 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 582 a 459 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 22 a 31) e degli extracomunitari (da 73 a 79). Dall’analisi per classi di eta’, da segnalare gli aumenti dei casi mortali nella fascia 30-44 anni (da 106 a 140 casi) e i decrementi tra gli over 44 anni (da 515 a 372). Al 31 luglio di quest’anno risultano 10 incidenti plurimi avvenuti nei primi sette mesi, per un totale di 22 decessi, tutti stradali. Nel periodo gennaio-luglio 2021, invece, gli incidenti plurimi erano stati 11, per un totale di 27 decessi, dei quali 17 stradali.

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