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Pedofilia: Meter,l’abuso e la violenza dilagano come una pandemia

Ansa

Pedofilia: Meter,l’abuso e la violenza dilagano come una pandemia

Ansa |
Mar, 12/04/2022 - 18:57

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La pandemia non e’ solo il Covid: c’e’ prima di tutto la piaga della pedofilia e pedopornografia online, ormai inarrestabile. Il 2021 ha dimostrato che il fenomeno colpisce tutti i continenti, senza piu’ confini. Di piu’: Internet resta una landa senza legge, nella quale si puo’ fare di tutto. E i centri in cui si trovano i server, i computer che ospitano foto, video, chat, cartelle compresse, comunita’ virtuali di chi stupra, abusa e vende, si trovano in prevalenza in America ed Europa.

 Il tutto nella massima rapidità e nel piu’ comodo anonimato che consentono ai pedofili di beffare le lentezze e le attivita’ di un diritto sempre piu’ inadeguato al mondo iper-veloce in cui viviamo. Sono i dati emersi dall’analisi dal Report presentato dall’Associazione Meter di don Fortunato Di Noto oggi a Pachino (Siracusa). 

Riassumendo quanto accaduto lo scorso anno, si constata che il numero dei link a siti pedopornografici e’ salito da 14.521 a 14.679. Scendono le foto da 3.768.057 a 3.479.052, insieme con i video da 2.032.556 a 1.029.170. Calano anche le chat segnalate (da 456 a 316) e le cartelle compresse (da 692 a 637). 

Salgono invece i casi seguiti dal Centro Ascolto Meter (da 111 a 167) e le richieste telefoniche, quasi raddoppiate: da 284 a 406. “Sono sempre numeri pieni di dolore”, dice l’associazione, non foss’altro che le foto denunciate dal 2014, quando i tecnici di Meter hanno sviluppato una piattaforma per il monitoraggio della Rete, sono arrivati ​​a un totale di 23.250.123 ei video a quota 6.530.922. 

I mega archivi denunciati sono 13.703 e le chat 1.530. Tra l’ altro oggi esiste un tema oggetto di contesa giuridica, quello della privacy e le leggi attuali sembrano assecondare l’azione dei pedofili online: il mondo sommerso degli abusi online e’ diventato insondabile, i colossi del web si appellano alla tutela della privacy dei loro utenti , principio sacrosanto per tutti ma deplorevole ostacolare alle indagini delle polizie del mondo che si trovano a combattere una lotta impari, senza ledano giusti armi di contrasto, perche’ i codici della privacy (anche europei) impediscono alle autorita’ di utilizzare che leggono la riservatezza di chi naviga in Rete. 

E i cyber-pedofili ne approfittano. Se i numeri parlano degli ambienti “tradizionali” per abusi e molestie, emerge una nuova tendenza. L’analisi dei giochi online, vero e proprio trend per i ragazzini, indica la perdita della percezione del tempo che scorre e questo altera il ritmo sonno-veglia. I giochi sostituiscono le attivita’ alternative relazionali all’interno della famiglia. Possono arrivare a generare una vera e propria dipendenza. Tutto questo accade mentre i ragazzini giocano con sconosciuti non necessariamente della loro eta’ e lo fanno con delle cuffie ben calcate in testa, isolandosi dal resto del mondo. 

Specie dai genitori. Per quanto riguarda i domini nazionali e generici, podio per Libia (1.989 segnalazioni), Usa (313), Isole Cocos a quota 192. Aumentati i domini nazionali (da 2.134 nel 2020 a 3.191 nel 2021) e per la prima volta l’Italia non e’ presente nella classifica mondiale. Le nazioni coinvolte nel 2021 sono 36. Da qualche anno, infine, Meter ha individuato un nuovo fenomeno, quello della cosiddetta ‘infantofilia’, ossia l’abuso e lo stupro di bambini tra 0 e 2 anni. Spesso protagonisti sono coloro i quali devono accudire i bambini, compresi i familiari piu’ prossimi, anche i genitori.

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