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Sicilia, Consulta boccia norma seggi premio maggioranza: dalla provincia di Caltanissetta “partita” l’istanza

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Sicilia, Consulta boccia norma seggi premio maggioranza: dalla provincia di Caltanissetta “partita” l’istanza

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Gio, 10/03/2022 - 19:50

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La legge regionale siciliana sul premio di maggioranza nei consigli comunali con oltre 15mila residenti viola la norma Costituzionale. Lo ha decretato la Corte Costituzionale presieduta da Giuliano Amato, che ha dichiarato illegittimo l’articolo 3 della Regione Sicilia del 2020 che ora dovra’ essere cancellato.

La Regione, due anni fa, diede una interpretazione autentica alla norma sull’attribuzione del premio di maggioranza in particolare nei casi in cui il candidato sindaco eletto non ottenga il 60% delle preferenze rispetto al suo diretto avversario.

Il pronunciamento della Corte Costituzionale in merito alla spartizione dei seggi sul premio di maggioranza, da assegnare al candidato sindaco che ottiene piu’ preferenze durante la competizione elettorale per i comuni che hanno piu’ di 15 mila residenti, arriva dopo la questione sollevata al Tar Palermo dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia nell’interesse di una consigliera eletta al Consiglio comunale di Gela.

A presentare ricorso ai giudici amministrativi e’ stata Sara Cavallo, candidata al Consiglio comunale di Gela nel 2019 con il candidato a sindaco della Lega, che e’ giunto al ballottaggio ed ha perso. Cavallo si era rivolta ai giudici amministrativi per far ottenere il seggio alla lista d’opposizione Avanti Gela, seggio assegnato al movimento Un’Altra Gela del candidato ed ora sindaco Lucio Greco. Dopo l’elezione del 2019 i quattro posti in consiglio comunale del premio di maggioranza erano stati assegnati alle liste collegate al primo cittadino.

Una decisione che non e’ andata a genio a Cavallo, che ha iniziato la sua battaglia amministrativa. Un anno dopo la competizione elettorale e’ arrivata l’interpretazione autentica regionale della norma, che di fatto dava vincente Cavallo ma sul punto il Tar Palermo ha inviato tutti gli atti alla Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittima la legge regionale del 2020.

Sciolto il nodo sul premio di maggioranza assegnato definitivamente a Romina Morselli, che e’ stata assistita dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, c’e’ da registrare che quest’ultima e’ stata nominata di recente assessore ed ha mantenuto il posto il consiglio comunale in attesa del pronunciamento. Ora non e’ escluso che si dimettera’ per dare il posto in consiglio comunale alla prima dei non eletti della lista Un’Altra Gela

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