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Niscemi, corteo No Muos per dire “no alla guerra in Ucraina”

Redazione 2

Niscemi, corteo No Muos per dire “no alla guerra in Ucraina”

Sab, 12/03/2022 - 18:13

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Una manifestazione organizzata dal comitato No Muos si sta svolgendo a Niscemi per dire no alla guerra in Ucraina e chiedere la smilitarizzazione della Sicilia.

La questura di Caltanissetta ha disposto il servizio di ordine pubblico e attualmente anche un elicottero sta sorvolando la zona per garantire che la manifestazione si svolga nel massimo ordine e senza pericoli per i cittadini. Circa 500 persone stanno raggiungendo piazza Vittorio Emanuele III.

Il questore Emanuele Ricifari, oltre alla vigilanza del corteo con i reparti mobili di polizia e carabinieri e i baschi verdi della Guardia di Finanza, ha disposto anche la vigilanza attorno alla base militare del Muos. E’ prevista al termine del corteo un’assemblea in piazza Vittorio Emanuele III sui “Venti di guerra e ricadute delle basi militari sul territorio siciliano”.

In piazza sono scese centinaia di persone provenienti da tutta la Sicilia ribadendo che La piazza di questo pomeriggio a Niscemi ha ribadito che “non è possibile schierarsi né con Putin né con la Nato. La propaganda martellante che tende a esaltare o condannare gli estremi opposti ha il solo scopo di proteggere la guerra e aizzare il conflitto: non è possibile prendere posizione se non contro gli oppressori.

Per il movimento No Muos, il conflitto in Ucraina è solamente una delle conseguenze della competizione imperialista per la spartizione del pianeta. Una guerra iniziata nel 2014 nel Donbass con la resistenza delle milizie popolari all’aggressione dell’Ucraina, che ha già fatto oltre 14mila morti. Ma la guerra è diventata anche un’occasione per prorogare lo stato d’emergenza e limitare ulteriormente il diritto al dissenso e alla protesta. Dopo la fine dello stato di emergenza pandemico, dal 31 marzo il governo Draghi ha già annunciato l’inizio dello stato d’emergenza bellico. I soldi che il governo italiano ha già stanziato e che stanzierà in futuro per la guerra in Ucraina – i primi 170 milioni qualche giorno fa – si aggiungono ai 70 milioni al giorno di spese militari. Tutti soldi sottratti alla popolazione per portare avanti gli interessi di monopoli e grandi aziende”.

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