BUTERA. L’area archeologica di Monte Gricuzzo è stata proposta per essere dichiarata di interesse archeologico. Per questa ragione è stato anche comunicato l’avvio del procedimento di apposizione del vincolo diretto e indiretto sulle particelle catastali che insistono nella sua area archeologica.

A Monte Gricuzzo, per via di lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, è stata scoperta la struttura muraria di un abitato di età greca risalente al IV secolo avanti Cristo. La Soprintendenza, per il tramite della soprintendente arch. Daniela Vullo, ha comunicato al sindaco Filippo Balbo l’apposizione del vincolo diretto e indiretto a proprietari, possessori e detentori delle particelle interessate.

Il Comune, una volta acquisita la documentazione del caso, dovrà restituirla alla Soprintendenza. Quest’ultima, “onde evitare che i beni archeologici identificati vengano danneggiati”, ha prescritto al Comune “il divieto di manomissione o distruzione dei resti archeologici e di qualsiasi intervento che possa alternarne l’aspetto originario o inficiarne l’integrità”. Sono vietati, inoltre “spostamenti di pietre, esecuzione di scassi di qualsiasi genere e spostamento di terra. Proibiti anche sbancamenti o lavori che alterino l’attuale andamento del terreno”.

Completata l’istruttoria, la pratica sarà inviata dalla Soprintendenza di Caltanissetta all’assessorato regionale dei Beni culturali e Identità Siciliana che emetterà la dichiarazione d’interesse archeologico dell’area.