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Rubato furgone nazionale calcio in carrozzina, appello per ritrovarlo

Redazione

Rubato furgone nazionale calcio in carrozzina, appello per ritrovarlo

Mar, 11/05/2021 - 16:56

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Il sogno di cinque atleti pugliesi di partecipare al primo ritiro della nazionale di Powerchair football, il calcio in carrozzina elettrica, rischia di infrangersi. Tutto per colpa di alcuni criminali che la notte scorsa, a Trani, hanno rubato il furgone dell’associazione sportiva ‘Oltre Sport’ sul quale erano caricate due carrozzine da gioco e tutta l’attrezzatura sportiva. Assieme al mezzo, un Fiat Ducato nuovo e con pedana attrezzato per il trasporto dei disabili, il valore della refurtiva supera i 70mila euro.

“Il nostro appello – spiega Anita Pallara, presidente dell’associazione nazionale famiglie Sma e atleta della nazionale – e’ di farci ritrovare il mezzo in qualsiasi posto, anche in aperta campagna, anche con una segnalazione anonima. Arrivare in nazionale, oltre ad essere un sogno e’ frutto di tanti sacrifici e non andare al primo raduno della nazionale in carrozzina elettrica e’ una sconfitta non solo per noi ma per tutta la Puglia”. Proprio da Trani sarebbero dovuti partire tra due giorni 5 atleti pugliesi della nazionale di Powerchair assieme all’allenatore della nazionale, Sante Varnava’, e al suo vice.

Per raggiungere Jesolo il 13 maggio Anita Pallara, Ilaria Mesaroli, Vincenzo Apruzzese, Pasquale Troccoli e Donato Grande (che sul palco di Sanremo 2021 ha palleggiato con Zlatan Ibrahimovic), oltre ad essersi vaccinati, avevano fatto tamponi e si erano allenati a lungo. Ieri avevano caricato il furgone e lo avevano lasciato nel parcheggio della chiesa dei Santi angeli custodi, a Trani, a circa 50 chilometri a nord di Bari.

“Lo abbiamo lasciato nel luogo piu’ sicuro di tutti gli altri”, dice Pallara. La notte scorsa pero’ ignoti hanno forzato il cancello del parcheggio e si sono impossessati del mezzo, che ha sulle fiancate le effigie dell’associazione ‘Oltre Sport’ e delle ‘Famiglie Sma’, impossibile per chiunque, quindi, non accorgersi che si trattava di un mezzo per persone diversamente abili. Stamattina la scoperta che ha gettato tutti nello sconforto.

“A Jesolo – spiega Anita Pallara – oltre che ad allenarci e a fare partitelle ci sarebbero stati momenti di socializzazione dopo il lungo isolamento provocato dalla pandemia. Avremmo incontrato la nazionale di hockey in carrozzina elettrica, che e’ campione del mondo, altri atleti e personaggi del mondo dello sport. Ora, invece, rischiamo di non partire piu’ perche’ per noi quell’attrezzatura e’ insostituibile sia perche’ e’ fatta su misura sia per il suo valore economico”.

Basti pensare che una sola carrozzina costa circa 12mila euro, un pallone 200 euro, poi ci sono le paratie che si posizionano davanti alla sedia a rotelle per controllare la palla. Insomma, un danno economico ingente associato allo sconforto dei 5 atleti che su quel furgone avevano caricato i loro sogni. 

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