Salute

“Ti auguro di morire”: è punibile chi lo dice o lo scrive?

Redazione

“Ti auguro di morire”: è punibile chi lo dice o lo scrive?

Sab, 14/11/2020 - 15:37

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Sarà capitato a tutti almeno una volta nella vita di augurare a qualcuno “di spendere tutti i soldi in medicine”. I più irascibili saranno anche arrivati ad augurare direttamente la morte a qualcuno. Tiene banco i queste ore la polemica scoppiata su Facebook in merito a quanto scritto da un cittadino di Caltanissetta nei riguardi del Sindaco Roberto Gambino. “Spero con tutto il cuore che sarai tu ad ammalati di Covid. Prego il buon Dio affinché tu muoia”, questo uno dei contenuti che il cittadino ha scritto in un post su Facebook rivolgendosi al primo cittadino.

Ma chi augura a qualcuno una cosa del genere, cosa rischia? È passibile di denuncia? A quanto pare no. A spiegarne il perché è il portale “La legge per tutti”.

Augurare la morte o un male, magari incurabile, non è reato perché “è circostanza che esula dalla volontà e della capacità di influenza dell’autore della minaccia”.

Discorso a parte merita, invece, la frase “te la faccio pagare”. In questo caso bisogna stare attenti alle intenzioni.

Non si può parlare di minaccia quando si anticipa l’avvio di un’azione legale (una querela, una denuncia, un atto di citazione, una richiesta di risarcimento del danno, ecc.) “perché si paventa il ricorso a strumenti che la legge mette a disposizione del cittadino per l’esercizio dei propri diritti”.

Affinchè scatti la denuncia, invece, è necessario che la frase sia accompagnata da una vera e propria intimidazione come ad esempio brandire un bastone in mano. E’ sufficiente anche soltanto far intendere il ricorso ad azioni di forza o ad altre forme di violenza per rischiare un procedimento penale.

Quindi, niente paura. Potremo continuare a brindare al grido di “chi non beve con me, peste lo colga

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