Salute

Covid fa impennare l’ecommerce: cibo e bevande i settori trainanti

Redazione 2

Covid fa impennare l’ecommerce: cibo e bevande i settori trainanti

Gio, 05/11/2020 - 08:37

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 L’e-commerce italiano farà segnare un +375% negli ultimi 3 anni. La nostra web economy, nel 2021 è stimata con una crescita del 37% rispetto al 2020.

Se prima del Coronavirus la domanda dell’e-commerce era trainata prevalentemente dal settore del turismo (20 miliardi di euro nel 2018), nel 2021 la bilancia si sposterà verso altri settori, a partire dal food e beverage (32,9 miliardi di euro), advertising, marketing e relazioni pubbliche (19,2 miliardi), abbigliamento (16,4 miliardi), arredamento (15 miliardi), informatica ed elettronica (13,7 miliardi), incontri e dating online (11 miliardi), farmaceutico, wellness e beauty (9,6 miliardi) ed editoria, dvd e multimediali (8,2 miliardi).

«Prima del Coronavirus i motivi erano essenzialmente tre: il prezzo più vantaggioso, la comodità di acquisto e la maggiore varietà di scelta offerta dal web» puntualizzano gli analisti.

«Ora invece -proseguono gli esperti- è maggiormente il fattore Coronavirus a determinare questa scelta. Per molti è un problema di percezione di maggiore sicurezza, per altri è un elemento più psicologico che porta a voler evitare lo stress di dover giustificare ogni minima uscita per andare a fare acquisti».

Gli italiani, insomma, si spostano sempre più sul canale digitale ed è così che le «dot com» cresceranno nel 2021 ad una velocità esponenziale rispetto alle aziende tradizionali, con enormi benefici economici e sociali derivanti sia in termini di opportunità di business che di impatto sull’occupazione: basti pensare che negli ultimi 12 anni sono stati creati in Italia oltre un milione di nuovi posti di lavoro collegati al web.

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