Salute

Covid19, mascherine all’aperto: da oggi controlli e sanzioni, ancora troppi i positivi

Matteo Guidelli - La Sicilia

Covid19, mascherine all’aperto: da oggi controlli e sanzioni, ancora troppi i positivi

Mer, 07/10/2020 - 08:34

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Dpcm rinviato. Il nuovo decreto potrebbe arrivare tra una settimana
Il ministro Speranza: «Situazione in peggioramento non illudiamoci»

«Non dobbiamo farci illusioni
e pensare di esserne fuori“: perché il
virus circola in maniera “diffusa e ge-
neralizzata» in tutta Italia con la cur-
va dei contagi in crescita da nove set-
timane consecutive. Il ministro della
Salute Roberto Speranza spiega in
Parlamento la scelta del governo di
prorogare lo stato d’emergenza al 31
gennaio e la necessità di mettere in
campo ulteriori misure anticovid,
dall’obbligo della mascherina anche
all’aperto all’inasprimento delle san-
zioni per chi viola i divieti fino all’al-
largamento della lista dei paesi dai
quali è obbligatorio effettuare il tam-
pone all’arrivo in Italia. «Siamo in una
fase di peggioramento oggettivo nel-
la quale nessuna realtà è fuori dai ri-
schi» ribadisce Speranza, in piena
sintonia con il premier Giuseppe
Conte: «la battaglia non è vinta, la so-
glia di attenzione deve restare massi-
ma, anche nelle settimane e nei mesi a
venire».
I primi provvedimenti arriveranno
già nelle prossime ore con l’approva-
zione da parte del Consiglio dei mini-
stri della delibera che proroga per 4
mesi lo stato d’emergenza e del decre-
to legge con la cornice normativa per
il successivo Dpcm. Provvedimento,
quest’ultimo, che vede due ipotesi sul
tavolo di Palazzo Chigi, legate en-
trambe al voto della Camera sulla ri-
soluzione di maggioranza: la prima è
quella di vararlo assieme al decreto
legge, la seconda è quella di un Dpcm
«ponte» che arrivi al 15 ottobre, ter-
mine di scadenza dell’attuale stato di
emergenza. In ogni caso, sarà il decre-
to legge ad introdurre le misure che il
governo ritiene più urgenti: l’utilizzo
delle mascherine anche all’aperto e
l’impossibilità per le Regioni di ema-
nare ordinanze più soft rispetto ai
provvedimenti dell’esecutivo.
L’obbligo di coprirsi naso e bocca –
dal quale sono esclusi i bambini sotto
i sei anni, chi fa attività motoria e chi
è affetto da patologie e disabilità non
compatibili con l’utilizzo delle ma-
scherine – viene codificato con più
chiarezza: bisognerà infatti, si legge
nella bozza del testo, «avere sempre
con sé, al di fuori della propria abita-
zione» i dispositivi di protezione in-
dividuale, ma «l’obbligatorietà dell’u-
tilizzo anche all’aperto» scatta quan-
do «si sia in prossimità di altre perso-
ne non conviventi, e comunque con
salvezza dei protocolli anti-contagio
previsti per specifiche attività econo-
miche e produttive, nonché delle li-
nee guida per il consumo di cibi e be-
vande». Il Dpcm dovrebbe invece pre-
vedere delle sanzioni amministrative
da 400 a mille euro per chi non rispet-
ta l’obbligo e per quei gestori dei loca-
li che non fanno rispettare i divieti,
così come l’aumento dei controlli per
evitare gli assembramenti, «che – dice
Speranza – sono un rischio reale che
non possiamo permetterci» e il tam-
pone obbligatorio per chi arriva da
Gran Bretagna, Belgio e Olanda. Non
ci sarà invece, almeno per il momen-
to, alcuna restrizione di orari per bar,
ristoranti e locali. Sia Conte sia Spe-
ranza, ribadiscono fonti di governo,
«non vogliono il coprifuoco».
L’altro punto che sarà inserito nel
decreto legge riguarda i poteri delle
Regioni. La bozza prevede che i go-
vernatori possono sempre adottare
ordinanze anti contagio più restritti-
ve di quelle disposte dai Dpcm ma
possono adottarne di «ampliative»,
quindi più permissive, solo nei casi in
cui i Dpcm espressamente lo preve-
dano e previo parere conforme del
Cts. Su questo aspetto Speranza è sta-
to chiaro nel suo intervento alla Ca-
mera: «è evidente che in questo tem-
po nuovo c’è bisogno di un livello di
coordinamento molto più forte e si-
gnificativo rispetto agli ultimi mesi»
ha detto chiedendo che si recuperi «lo
spirito di unità nazionale, lo spirito di
marzo quando il paese ha saputo es-
sere unito». Sulla questione ci sarà
una riunione con le Regioni subito
dopo il Cdm e sarà il ministri per gli
Affari Regionali Francesco Boccia as-
sieme a Speranza ad illustrare il per-
ché è necessario mantenere la linea
della massima prudenza. Partendo
dai numeri delle ultime 24 ore: altri
2.677 nuovi casi su centomila tamponi
e 28 vittime – il numero più alto da
diversi mesi – oltre 60mila attual-
mente positivi di cui 3.600 ricoverati
nei reparti ordinari e 319 in terapia
intensiva (dato, quest’ultimo, in calo
dopo diversi giorni). Con la Campania
che, ancora una volta, fa segnare il
numero più alto di contagi in Italia.
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