Salute

Coronavirus, ministro Spadafora: “Rischi più al ristorante che in palestra”

Redazione

Coronavirus, ministro Spadafora: “Rischi più al ristorante che in palestra”

Mer, 21/10/2020 - 10:16

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“Il Dpcm ha bloccato lo sport amatoriale di contatto, non lo sport di base, perché siamo riusciti a consentire che le squadre possano continuare ad allenarsi con esercizi individuali” e per palestre, piscine e campi sportivi “dai controlli dei Nas emerge un rispetto rigoroso ovunque. Lo stesso Cts ci ha detto che non ci sono evidenze scientifiche su focolai e contagi nati da palestre e piscine e ritengo più rischioso mangiare al ristorante in sei, senza mascherine, piuttosto che allenarsi in una sala pesi. Se dovremo chiudere anche i ristoranti chiuderemo anche le palestre, ma a parità di rischio chiedo parità di trattamento”.

Lo afferma il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, in una intervista a Il Mattino. Inoltre “per evitare il default ho ribadito che tutti i campionati debbano essere pronti ad un piano B se le cose dovessero peggiorare”, “il protocollo attuale prevede già una bolla in caso di positività di un componente della squadra. Tocca alle squadre rispettarlo e non mi pare che ciò sia accaduto sempre. Il protocollo è molto rigoroso, se applicato, e ricordo che è il minimo richiesto alle squadre, che in autonomia possono decidere regole ancor più rigide: andare avanti senza problemi è anche loro interesse”.

Interrogato sul caso Juve-Napoli poi risponde: “Che la vigilanza e la responsabilità finale spetti alle Asl non è una mia opinione: è scritto nel protocollo” e ribadisce il suo “appello alla responsabilità per tutte le società visto anche il moltiplicarsi di casi”. Le parole di Cristiano Ronaldo l’hanno amareggiata? “A tutti i giocatori, soprattutto ai più forti e famosi, chiedo una assunzione di responsabilità per essere da esempio per i più giovani. Sarebbe bello se ciascuno di loro facesse un video sui propri canali social per chiedere ai ragazzi di indossare le mascherine e scaricare Immuni”.

Inoltre chiarisce il senso delle sue accuse di ieri al governatore campano De Luca: “È curioso che chi si compiace di essere un personaggio mediatico dando giudizi sferzanti e soprannomi a tutti poi salti sulla sedia alla prima critica. La Campania è stata la prima regione a chiudere gli asili, poi li ha riaperti. Poi ha chiuso le scuole, ora riapre le elementari ma prevedendo il coprifuoco. La situazione è drammaticamente seria ed è evidente che dobbiamo tutti dare una mano e collaborare. I toni è bene abbassarli da ogni lato”

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