Salute

Nel nisseno, uso anabolizzanti in palestra: 13 indagati

Redazione

Nel nisseno, uso anabolizzanti in palestra: 13 indagati

Mer, 18/12/2019 - 17:37

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Tredici persone sono indagate a Gela (Caltanissetta) per ricettazione e utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti. La Polizia ha notificato loro l’avviso di conclusione delle indagini della Procura. Gli anabolizzanti venivano acquistati in negozi di Gela, Vittoria e Comiso, tramite siti online o farmacie e per indicarli gli indagati utilizzavano un linguaggio in codice simile a quello di solito usato dai pusher. Le indagini, condotte dal commissariato di Gela, sono scattate a febbraio dello scorso anno dopo una tentata estorsione per la compravendita di una palestra. Sono emersi così numerosi contatti tra alcuni indagati, finalizzati all’acquisto e alla successiva vendita e somministrazione di steroidi anabolizzanti assunti dai frequentatori di palestre di Gela. Le indagini hanno consentito di ricostruire l’intera attività di commercializzazione e i canali illeciti di approvvigionamento delle sostanze. Individuati anche i soggetti che si occupavano di fornire informazioni sul ciclo da seguire ai frequentatori di palestre indicando, oltre gli esercizi fisici, anche gli integratori e i farmaci da assumere per definire la massa muscolare per l’eventuale partecipazione a concorsi di bodybuilding.

“Gli indagati per evitare riferimenti riconducibili all’indicazione dei farmaci vietati da cedere o da assumere ed eludere la comprensione dei dialoghi – spiegano gli investigatori – utilizzavano un gergo allusivo o dissimulato simile a quello abitualmente utilizzato dai protagonisti del traffico illecito degli stupefacenti”. A marzo del 2018 i poliziotti hanno eseguito anche numerose perquisizioni in palestre, negozi e nelle abitazioni degli indagati a Gela, Vittoria e Comiso, sequestrando diverse sostanze vietate. “Alcuni degli assuntori delle sostanze anabolizzanti durante le indagini – concludono gli investigatori – hanno dovuto ricorre alle cure del pronto soccorso accusando disturbi, palpitazioni e tachicardia. Durante il periodo di assunzione di queste sostanze anabolizzanti, alcuni degli indagati hanno partecipato a competizioni sportive agonistiche di bodybuilding, anche a livello nazionale”

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