Salute

Paziente morto in ospedale nel nisseno, indagine interna dell’Asp

Redazione

Paziente morto in ospedale nel nisseno, indagine interna dell’Asp

Lun, 25/11/2019 - 21:22

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CALTANISSETTA – Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di CALTANISSETTA, Alessandro Caltagirone, ha avviato un’inchiesta interna dopo il decesso di Francesco Giovanni Giudice, il giovane di 37 anni morto nel pomeriggio all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela. “Il paziente – spiega Caltagirone, che ha parlato con il direttore dell’ospedale, Luciano Fiorella – e’ arrivato ieri pomeriggio con mezzo proprio al pronto soccorso di Gela con dolore addominale. Gli e’ stato assegnato il codice verde. Passata mezz’ora il paziente ha manifestato altri sintomi: ematemesi (vomito di sangue proveniente dall’apparato digerente) e per questo gli e’ stato assegnato i codice giallo e, stabilizzato, e’ stato accompagnato in ambulanza, con rianimatore a bordo, al reparto di Gastroenterologia del Maddalena Raimondi di San Cataldo, dove e’ stato sottoposto a Egds dalla quale e’ emersa la presenza di ulcere sanguinanti in corrispondenza del cardias. I medici hanno provveduto ad una infiltrazione perilesionale di adrenalina con successiva apposizione di endoclips con arresto del sanguinamento. Alle 4,45 il paziente faceva rientro al pronto soccorso di Gela e veniva tenuto in osservazione in astanteria, in attesa del posto letto. Alle 12,30 di oggi ha cominciato a presentare sintomi di bradicardia e il medico di guardia si e’ attivato in attesa che giungessero, dopo qualche minuto, il rianimatore e il cardiologo”. “Sono state effettuate – conclude – le manovre Acls con ripresa dell’attivita’ cardiaca dopo 25 minuti circa dall’arresto. Il paziente, intubato e collegato al ventilatore, e’ andato in terapia intensiva. Dopo un nuovo arresto cardiaco e nonostante le manovre di rianimazione e’ deceduto alle 14. Il paziente nel marzo scorso era stato ricoverato in rianimazione per simili manifestazioni di ematemesi massiva per poi essere trasferito in psichiatria”. (ANSA).

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