Salute

Rassegna stampa. Angelo Nicosia, un “cervello” nisseno che ha già tante richieste all’estero

Redazione

Rassegna stampa. Angelo Nicosia, un “cervello” nisseno che ha già tante richieste all’estero

Sab, 05/10/2019 - 09:27

Condividi su:

Angelo Nicosia, nisseno, 27 anni, dottorando in Scienze dei Materiali e Nanotecnologie del dipartimento di Scienze chimiche dell’Università di Catania, sarà l’ennesimo “cervello in fuga” dalla Sicilia? Il rischio c’è, anche perché già due prestigiosi Istituti di ricerca olandesi lo hanno contattato, ma lui – avendo vinto il concorso per accedere ai corsi di dottorato a Catania – ha deciso di restare nella città etnea. Intanto miete successi: la sua idea imprenditoriale (un progetto di ricerca sviluppato all’interno del Laboratorio Polimeri dell’ateneo catanese sotto la supervisione del prof. Placido Mineo) ha sbaragliato la qualificata concorrenza internazionale. La ricerca è stata illustrata da Nicosia nel corso dell’evento “Eit Health Translational Fellowship Program” che si è svolto dal 5 al 16 agosto al College St’Anne di Oxford al quale hanno partecipato i migliori candidati delle università partner del programma pan-europeo. Dopo che i candidati hanno esposto la loro idea scientifico-imprenditoriale alla giuria internazionale, quella proposta dal Angelo Nicosia (orgoglio dei genitori Totò e Maria che a Caltanissetta gestiscono una macelleria) è stata considerata la migliore. L’idea prevede lo sviluppo di un processo innovativo per sintetizzare un nano-ibrido polimero-grafene avente proprietà antibatteriche che potrebbe essere impiegato in una nuova generazione di dispositivi biomedicali, più sicuri per l’uomo e più eco-sostenibili. «Quando sono partito per Oxford – ammette ora Angelo (laureato in Chimica industriale del corso di laurea triennale e in Chimica dei Materiali del corso di laurea magistrale) – ero scettico. Uno studente del profondo Sud-Europa che va a competere con i migliori studenti provenienti da atenei come Oxford, Sorbona di Parigi o Grenoble potrebbe non avere molte chance e, invece, ho visto che il mio bagaglio culturale e scientifico mi permetteva di confrontarmi con gli altri finalisti. È stato sorprendente sentire pronunciare il mio nome dalla giuria di esperti indipendenti per essere premiato con il “Best Solution Award”, promosso dall’EIT Health Traslational Fellowship Program al College St’Anne dell’University of Oxford». (di Lino Lacagnina, fonte lasicilia)

Pubblicità Elettorale