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Termina a Siracusa il tour di Salvini al Sud, piazze piene, tanti selfie ed anche contestazioni  

Redazione

Termina a Siracusa il tour di Salvini al Sud, piazze piene, tanti selfie ed anche contestazioni  

Dom, 11/08/2019 - 22:07

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Agenzia LaPresse delle 21,45

Matteo Salvini riesce a fare il pieno di consensi e contestazioni anche al Sud. Dopo la Puglia e la Calabria, il vicepremier e ministro dell’Interno ha fatto tappa anche in Sicilia. Primo appuntamento della giornata, Taormina, dove Salvini è andato in spiaggia al Caparena, uno dei lidi più conosciuti della Perla dello Jonio, in grado di rivaleggiare con il Papeete Beach di Milano Marittima. Oltre al bagno a mare il vicepremier e leader della Lega ha fatto il consueto bagno di folla, tra selfie, abbracci e mini comizi improvvisati tra la sdraio e ombrelloni. “Matteo non mollare”, gli urlano i tanti sostenitori. Molti si fermano e gli fanno domande sul futuro del governo e sui programmi della Lega. E Salvini non si risparmia e risponde a tutto tondo. Parla della crisi, delle elezioni, dei migranti e delle pensioni ma tocca anche l’argomento principe delle campagne elettorali, il Ponte sullo Stretto. Positivo anche l’esito della tappa successiva a Catania, dove Salvini è stato accolto da molti cittadini, entusiasti della sua presenza in città. Un gruppo di contestatori, però, ha aspettato il vicepremier in piazza Duomo, davanti al palazzo degli Elefanti, dove ha incontrato il sindaco Salvo Pogliese. Tra loro, soprattutto antagonisti dei centri sociali e giovani vicini al M5S, contrari alla decisione del Capitano di aprire una crisi di governo e soprattutto spaventati dall’ipotesi che un nuovo esecutivo possa modificare il reddito di cittadinanza. Qualche fischio Salvini lo ha collezionato anche a Siracusa, ultima tappa del tour al Sud che si è aperto proprio con l’annuncio del “divorzio” tra Lega e M5S. Immediata la replica del leader del Carroccio: “Contestazioni? Non sono un problema se non aggrediscono altre persone o le forze dell’ordine. Mi tengo ben strette le migliaia di persone che ho incontrato in questi giorni”. E ancora, le proteste per Salvini, che si rifiuta “di rispondere agli insulti”, arrivano solo dal “popolo del no, un mix di centri sociali, estrema sinistra e pezzi di Cinque stelle. Io chiamo a raccolta il popolo del sì”. Il popolo del no è “ben rappresentato da Renzi – conclude – Il no alle elezioni è il primo grande no. Spero non ci sia nessuno che voglia giochi di palazzo”.

Fonte agenzia LaPresse delle 21,45

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